Il Movimento cinque stelle vince la sfida elettorale delle politiche e marcia su Roma al grido di onestà. La Casaleggio Associati convince gli italiani e conferma i sondaggi pre – elettorali che annunciavano la vittoria del partito del comico genovese. Il movimento di Beppe Grillo si è aggiudicato 221 seggi a Montecitorio e 112 a Palazzo Madama, affermandosi anche come primo partito con oltre il 31% in alcuni collegi uninominali della Campania. A Napoli Robeto Fico ha ottenuto il 38% dei voti, in provincia del capoluogo campano invece Luigi Di Maio ha travolto Vittorio Sgarbi, eletto nel proporzionale alla Camera con Forza Italia. In Sicilia i pentastellati, dove l’affluenza è stata bassa, hanno superato il 47% e raccolto molti consensi anche in Piemonte, Molise e Puglia. Le sorti del Movimento, dopo il successo delle politiche, sono ancora nelle mani del presidente della Repubblica Mattarella che il 23 marzo convocherà le nuove camere, poi ci sarà la nomina del presidente che comincerà le consultazioni. In questi giorni le rassicurazioni da parte del leader Di Maio sulle future alleanze parlamentari, non sono servite a rasserenare i mercati e Bruxelles, che temono un governo tra Movimento Cinque Stelle, Lega e fratelli d’Italia che imporrebbe un taglio delle tasse e l’adozione di provvedimenti razzisti nei riguardi degli immigrati. “Il risultato del voto in Italia, dove la maggioranza dei voti è andata ai partiti populisti e dell’estrema destra, è indicativo dell’insofferenza dei cittadini italiani dell’establishment europeo”- si legge sul quotidiano moderato greco Kathimerini -“ i partiti che hanno ottenuto buoni risultati sono euroscettici e convinti che Bruxelles tratti gli italiani come schiavi. E’ un quadro impressionante in particolare perché proviene da un paese che è tra i fondatori dell’unione Europea ed è una delle principali economie del Mediterraneo, mentre la Cina e la Russia cercano di dividere e indebolire l’Europa. Ed è solo un assaggio dei problemi che potrebbero nascere. I partiti di destra e i populisti ottengono oltre la metà dei voti, ma nessun partito o coalizione sembra in grado di sostenere il governo”. La strategia vincente del Movimento Cinque stelle è stata quella di avere raccolto il malessere del paese, l’antiberlusconismo, l’euroscetticismo, e la sfiducia nei partiti di sinistra e di destra. L’onestà, la volontà di cambiare le cose, la lotta alla corruzione, il conflitto d’interessi, inasprimento della pena per il reato di corruzione, sono i principi attraverso i quali il movimento ha conquistato il consenso dell’opinione pubblica. Nelle liste dei pentastellati molti sono stati i giornalisti candidati eletti in Parlamento: Hanno conquistato il seggio, il giornalista dell’Espresso Primo De Nicola, candidato Movimento Cinque stelle a Pescara e l’ex direttore di Sky TG24 Emilio Carelli a Fiumicino. E’ entrato nelle aule di Palazzo Madama anche Gianluigi Paragone, ex direttore della Padania e conduttore RAI e di La 7, recuperato nel collegio plurinominale. Non ha superato la votazione invece Dino Giarrusso, giornalista tv delle Iene battuto nel collegio di Roma Gianicolense dal segretario nazionale dei Radicali italiani, Riccardo Magi della lista + Europa con Emma Bonino. Il rapporto dei Grillini con la stampa è sempre stato molto conflittuale, le performance di Beppe Grillo contro i giornalisti hanno riempito le cronache di giornali e tv. Nei giorni scorsi alla prima riunione dei 333 neoeletti del Movimento Cinque stelle, il neo responsabile della Comunicazione del Movimento Rocco Casalino ha imposto loro il divieto di parlare con i giornalisti, salvo interventi concordati con lo staff. “I giornalisti sono cattivi e sicuramente brutti, inutili – i giornalisti sono cattivi, il loro fine è danneggiare. Non avete bisogno di rapportarvi con loro, partecipano alla campagna elettorale in modo spudorato, non serve a nulla parlare con loro, non abbiamo bisogno dei giornali e tv”. Intanto la Casaleggio Associati si sta preparando ad assumere nuovo personale per la comunicazione, che avrà il compito di gestire i siti online dei grillini. Secondo il codice etico del Movimento, rinnovato prima del 4 marzo, i nei deputati e senatori pentastellati dovranno firmare un contratto che stabilisce il versamento di 300 euro al mese in favore della piattaforma Rousseau, il cui unico socio è Davide Casaleggio, per il mantenimento delle piattaforme tecnologiche che supportano l’attività dei gruppi e dei singoli parlamentari. Nelle casse della Casaleggio Associati, entreranno circa 99.9000 euro al mese per gestire le spese della democrazia diretta. Questo vuol dire, in concreto, che il metodo adottato dal Movimento di Grillo dispone il versamento di una quota e un contratto con un’azienda privata. Una riflessione nasce spontanea, a chi risponderanno i deputati e senatori Grillini ai cittadini o all’azienda privata?