Continuano le proposte per il cda Rai. L’Associazione Doc/it (Documentaristi Italiani) venerdì 22 Giugno ha scritto al presidente Zavoli caldeggiando da parte della Commissione di Vigilanza un atteggiamento di massima trasparenza e indipendenza nella scelta dei prossimi consiglieri che siederanno al tavolo del prossimo consiglio di amministrazione della Rai. Riteniamo sia arrivato il momento di accogliere in pieno le istanze della società civile. Per questa e per altre ragioni che potrete leggere nel testo della lettera che vi alleghiamo, sosteniamo la candidatura di Lorella Zanardo.
Ecco il testo della lettera. Oggetto: rinnovo del cda Rai.
Egregio Presidente Zavoli,
Apprezziamo il gesto compiuto dal segretario del PD Luigi Bersani che, invitando la società civile, attraverso alcune associazioni che ne sono l’espressione, ad indicare due nomi per il prossimo cda Rai, ha evidenziato il problema di un’azienda di servizio pubblico che è stata troppo a lungo territorio di conquista dei partiti politici.
Giudichiamo le scelte fatte di alto livello, e riteniamo fondamentale che anche gli altri nomi che emergeranno dalla valutazione dei curricula da parte della Commissione Parlamentare rispondano ugualmente a criteri di competenza e trasparenza. Siamo infatti convinti che questo sia il momento di compiere quell’inversione di tendenza che tutto il Paese chiede a gran voce.
Per questo auspichiamo fortemente che al nuovo cda accedano, come previsto dalla legge, “persone di riconosciuto prestigio, competenza professionale e notoria indipendenza di comportamenti”. In tal senso, riteniamo che sia dovere del Governo e di questa Commissione prendere in esame i curricula inviati scegliendo soprattutto in base a queste logiche -¬ e non ad altre – chi dirigerà l’azienda.
Abbiamo bisogno di persone consapevoli del funzionamento dell’industria culturale di cui la Rai è una delle maggiori realtà produttive; persone con una visione ben chiara di quello che dev’essere il servizio pubblico, e che rispettino la storia della Rai e la sua vocazione.
Riteniamo anche degno del massimo rilievo l’appello dell’associazione Se Non Ora Quando, che ha caldamente invitato a formare un cda equilibrato tra i generi, non in nome dell’astratto principio delle quote rosa, ma nella consapevolezza della grande quantità di competenze che hanno molte donne di questo Paese.
Sono queste le ragioni che spingono noi documentaristi italiani – ovvero una fetta consistente di produttori e autori di contenuti televisivi – a sostenere la candidatura di Lorella Zanardo, personalità lontana dai partiti.
Sappiamo che Lorella – nella sua qualità di manager, consulente organizzativa, formatrice e docente – ha ricoperto importanti ruoli direttivi in organizzazioni internazionali, sia in Italia che all’estero.
Si è inoltre occupata lungamente di gestione dei cambiamenti organizzativi; è ideatrice del percorso educativo Nuovi Occhi per la TV, che propone l’educazione all’immagine per i giovani come strumento di cittadinanza attiva; ha gestito progetti di Diversity Management, apprendendone i modelli in Canada e in USA. Infine, è coautrice del dirompente – e diffusissimo nel mondo – videodocumento “Il corpo delle donne”, che ha mostrato senza sconti come si è ridotta la nostra televisione.
In sintesi, riteniamo le sue competenze -¬ e la forza con cui è capace di portare avanti le proprio convinzioni – fondamentali per quel rinnovamento e rilancio di cui ha urgentemente ed inderogabilmente bisogno la Rai, e per questo firmiamo responsabilmente questa dichiarazione.
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