Trenta milioni per salvare l’Unità: li metterebbe Maurizio Mian attraverso il Gunther group, la fondazione che porta il nome di un pastore tedesco che – si dice – in passato avrebbe ereditato una fortuna. Il Gunther group fa riferimento alla famiglia Mian-Gentili, che da anni opera nel settore dei farmaci. Maurizio Mian, fino a pochi mesi fa, era stato azionista del quotidiano fondato da Antonio Gramsci. L’interesse di Mian per l’ Unità è stato rivelato da Il Tirreno in edicola oggi. L’ imprenditore non conferma, ma fonti vicino al Gunther group dicono che la notizia è fondata. «Posso solo dire che è immutato l’affetto nei confronti del giornale – ha detto Mian a Il Tirreno – e che vivo con amarezza le sue attuali difficoltà». Il Gunther group, che ha sede a Nassau (Bahamas), nel maggio del 2003 acquisì il 20% delle quote della Nie, la società che controlla l’Unità. La fondazione, che opera in Europa e in Usa tra l’altro con produzioni cinematografiche e televisive, editoria, moda e ricerca farmacologica, divenne famosa nei primi anni Novanta quando si sparse la voce che avesse ereditato 128 miliardi di lire lasciati da una contessa ad un cane, il pastore tedesco Gunther. Tra gli acquisti più scintillanti del Gunther group c’è la villa di Madonna a Miami, pagata 7.5 milioni di dollari, ma la fondazione ha operato anche nello sport, con l’acquisto del Pisa calcio, avvenuto nel 2002 e ceduto dopo tre anni dopo aver sfiorato la promozione in serie B.
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