Il gruppo Espresso ha registrato nel 2013 un utile di 3,7 milioni (da 21,8 milioni del 2012) e un fatturato di 711,6 milioni (-12,4%). In calo i margini mentre migliora indebitamento netto a 73,5 milioni (era pari a 108,1 milioni alla fine del 2012). La società non distribuirà dividendo. Per quanto riguarda le attese sui risultati del 2014 il gruppo presieduto da Carlo De Benedetti in una nota sottolinea che ”la visibilità resta limitata in quanto essi sono fortemente dipendenti dall’evoluzione del mercato pubblicitario, relativamente al quale si registrano segnali incerti: se da un lato la radio appare in ripresa, dall’altro l’evoluzione della pubblicità su stampa rimane critica”. Tornando al 2013 i ricavi divisionali sono in flessione del 5,8% a 248 milioni in un mercato che registra una significativa riduzione delle diffusioni dei quotidiani (-10,1%). In questo contesto l’Espresso sottolinea la buone performance delle testate del gruppo con Repubblica primo quotidiano per numero di lettori medi giornalieri (2,8 milioni) e per copie vendute. Inoltre i prodotti digitali di Repubblica hanno superato i 75 mila abbonati a dicembre. Sempre nell’anno appena concluso i ricavi pubblicitari sono scesi del 15,4% a 403 milioni: in particolare la raccolta pubblicitaria nel settore della stampa ha avuto un decremento (-19,5%) inferiore a quello dell’intero comparto (-21,2%). Giù le radio (-9,5%) in linea col settore (-9,3%), meglio internet (-0,9%) a fronte della leggera flessione del mercato (-1,8%). Quanto ai costi totali nel 2013 sono calati del 9,6% mentre l’organico, inclusi i contratti a termine, si è ridotto nel corso del 2013 di 111 unità a 2.425 dipendenti. Il margine operativo lordo è diminuito a 63,5 milioni (da 102,4 milioni del 2012), il risultato operativo a 31,3 milioni (da 60,4 milioni). Il Cda ha deciso di proporre di non distribuire dividendo e di destinare l’utile alla riserva utili a nuovo dal momento che la riserva legale ha già raggiunto il 20% del capitale. (ANSA)