Dopo Groupon anche Groupalia finisce nel mirino dell’Antitrust. Numerosi cittadini e associazioni di consumatori tra cui Cittadinanza Attiva hanno contestato al famoso sito, che propone acquisti online varie pratiche commerciali scorrette. Tra queste vi sono scarsa trasparenza delle informazioni, pubblicità ingannevole e ingiustificati ritardi nella restituzioni delle somme di denaro. Motivazioni che hanno spinto l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ad aprire un’indagine per fare chiarezza sulle modalità di vendita dei prodotti offerti da Groupalia.
Il portale propone a prezzi stracciati numerose offerte commerciali che comprendono cene romantiche, trattamenti estetici, visite mediche, ma anche prodotti tecnologici o viaggi all’estero. Insomma un pò di tutto che con un pò di fortuna può essere acquistato con uno sconto fino al 90%, come recita la pubblicità del sito. Dopo le segnalazioni e le lamentele dei consumatori, Groupalia ora ha 15 giorni di tempo per rispondere su quanto gli è stato contestato dall’Autorità. Nel dettaglio le accuse riguardano la diffusione attraverso il proprio sito Internet d’informazioni ingannevoli,ad esempio a proposito della percentuale di sconto applicato e del prezzo finale del bene o del servizio pubblicizzato. Inoltre al sito è stato contestato anche di aver fornito informazioni poco chiare sulle condizioni di pagamento e sui tempi di addebito delle somme pagate dai clienti e di aver negato o posticipato per periodi troppo lunghi la restituizione dei soldi per acquisti online successivamente annullati. Infine Groupalia dovrà rispondere all’Antitrust anche dell’inefficienza dell’assistenza fornita ai clienti. Dalle segnalazioni è emerso che il sistema di posta elettronica appositamente predisposto fornisce informazioni tardive, confuse e generiche alle richieste degli utenti.