Categories: Editoria

Grillo, due autori satirici avevano previsto tutto: Dario Fo, lo scontrino del ristorante. E consigliavano: alleanza Pd-Pdl

Sembra un libello di fantapolitica, e invece sta azzeccando tutte le mosse di Beppe Grillo compresa la candidatura di Dario Fo, la pubblicazione del primo scontrino dei neo-parlamentari a 5 stelle e lo spaesamento di Pierluigi Bersani.

Si intitola #Governo5Stelle, è stato ideato e pubblicato la scorsa primavera e mantiene davvero quello che promette nel sottotitolo: “Quello che non vi hanno raccontato su una possibile vittoria a 5 stelle”.

Il racconto comincia proprio con il plebiscito grillino alle elezioni del 2013 e con le roboanti parole del comico genovese indirizzate ai politici di lungo corso come Berlusconi e Bersani: “Sono morti!”. Dichiarazione spaventosamente vicina a quella scritta proprio oggi da Beppe Grillo sul blog del movimento in riferimento al segretario democratico: “È un morto che parla”. In #Governo5Stelle però il movimento nato sulla rete ha ottenuto la maggioranza e dunque non deve stringere patti con nessuno. E qui interviene un’altra profezia del libro di satira: il presidente del consiglio è nientemeno che Dario Fo, che invece nella realtà è stato candidato da Beppe Grillo per il Quirinale. Il premio Nobel, come sappiamo, ha rifiutato.

Nel terzo episodio della saga grillina ecco apparire il primo scontrino pubblicato online dai neo-eletti, garanzia di trasparenza e onestà. Si tratta di un conto modesto, 159 euro spesi in un bar della capitale. Eppure molti attivisti cominciano a fare le pulci chiedendo maggiori dettagli sul pasto consumato: poco a poco, infatti, la democrazia digitale diventa un boomerang per gli stessi esponenti del M5S che uno dopo l’altro sono costretti a dimettersi dopo che nel loro curriculum sono state verificate piccole macchie di innocente disonestà. Nel frattempo l’Italia esce dalla lira, instaura il baratto, accorda faticosamente la cittadinanza agli stranieri, stampa una propria moneta, mentre l’eliminazione dei contributi all’editoria e leggi farraginose sulla stampa determinano la scomparsa dei giornali.

È impressionante come #Governo5Stelle abbia indovinato finora i primi passi della prima legislatura grillina, come se fosse opera di fini analisti politici. E invece gli autori sono due giovani lontani dalle cancellerie di partito, dove infatti del fenomeno grillino nessuno aveva capito nulla. Il primo è Jonathan Grass, 28enne studente di ingegneria a Pisa, che preferisce mantenere il proprio nickname; il secondo si chiama Stefano Antonucci, 25 anni, grafico e fumettista precario.

Con altri coetanei hanno dato vita a Scaricabarile, sito di satira e fumetti autogestito, gratuito, dove nel maggio e giugno 2012 Jonathan e Stefano hanno via via cominciato a immaginare cosa sarebbe successo se Beppe Grillo avesse vinto le elezioni. «Il libretto è una visione sociologica su quello che sta succedendo», spiega Antonucci. «Ci impressionano le coincidenze. Ma non occorreva essere profeti, bastava leggere quello che scriveva Grillo sul proprio blog. La pubblicazione dello scontrino, oppure la candidatura di Dario Fo: era tutto abbastanza prevedibile». Due ragazzi che sentono il polso del Paese meglio di un politologo, insomma. E che nel finale della profezia a cinque stelle svelano come la vittoria a valanga del comico sia in realtà frutto dell’immaginazione di Massimo D’Alema, che prima del voto tenta di convincere Bersani a tagliare l’alleanza con Vendola e Di Pietro per allearsi con Berlusconi. Un’asse Pd-Pdl per arginare il Movimento 5 Stelle. Leggendolo qualche mese fa avremmo sorriso con ironia. E invece…

editoriatv

Recent Posts

Meloni e il rapporto con la stampa: “Non è vero che non rispondo alle domande”

Alla conferenza di fine, anzi ormai di inizio anno, Giorgia Meloni parla del suo rapporto…

21 ore ago

Usigrai va a congresso e punge: “Rai ostaggio della politica”

L’Usigrai va a congresso e non perde occasione di punzecchiare governo, politica e i vertici…

2 giorni ago

Libera Cecilia Sala, la soddisfazione dei giornalisti italiani

Ieri pomeriggio un volo proveniente da Teheran ha riportato in Italia Cecilia Sala, la giornalista…

2 giorni ago

Il Washington Post di Bezos non pubblica una vignetta sul suo editore

A proposito di libertà di stampa e nuovi padroni del vapore, sentite questa: il Washington…

3 giorni ago

Il dietrofront di Zuck sui fact-checker: nemmeno gli Ott sono imbattibili

Il passo indietro di Mark Zuckerberg dimostra che, in fondo, nemmeno i giganti del web…

3 giorni ago

Dall’auto all’algoritmo: John Elkann nel Cda di Meta

Dalle macchine all'algoritmo: John Elkann è stato nominato nuovo membro del cda di Meta. Che…

4 giorni ago