“Oggi – ha evidenziato Grasso- disponiamo di un’enorme quantità d’informazioni e in tempo quasi reale. Ma la quantità e la rapidità delle notizie non ne garantiscono in alcun modo il livello qualitativo. Se poca informazione non consente la comprensione della realtà, allo stesso modo un’eccessiva quantità di notizie può uccidere l’informazione senza generare conoscenza. Non è di informazione quantitativa, di rumore, che la democrazia ha bisogno. Non di un fiume di notizie spesso addirittura superiore a quelle che riusciamo ad assimilare e gestire. Non di una rappresentazione riduttiva, superficiale e manipolatoria della complessità della realtà”.
“L’informazione – ha detto ancora il presidente del Senato – arricchisce la democrazia. Ecco perché formare all’informazione, oggi, significa anche individuare regole efficaci, ma che al contempo non limitino la libertà di espressione”. E “vista l’importanza che tutti riconosciamo alla rete, credo che possiamo concordare sul fatto che della rete si debba fare un uso pienamente consapevole”. E “un giornalismo professionale e qualificato, che esprime autorevolezza e credibilità nel lavoro di ogni giorno, può recuperare prestigio e funzione sociale e trovare di nuovo un ruolo primario nel gioco democratico”.
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