Si sono aperte le trattative per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro dei grafici editoriali. La scadenza del Ccnl era spirata il 31 dicembre scorso. Adesso si entra nel vivo per rinnovare l’intesa. La Slc Cgil ambisce a giocare un ruolo da protagonista nella vicenda. Perché, oltre ai “soliti” temi legati alla retribuzione e all’orario di lavoro, adesso incombono nuove varianti sul lavoro grafico che vanno assolutamente tenute presenti. Su tutte, la rivoluzione digitale e tecnologica che già negli anni passati ha letteralmente stravolto il mestiere e che, negli anni che verranno, contribuiranno a cambiarlo ancora di più. Come, del resto, accadrà a tutta la filiera dell’editoria. Sempre più digitale.
Giulia Guida, segretaria nazionale del Slc Cgil, ha spiegato: “È una trattativa a cui teniamo molto perché si svolge in una fase di profonda trasformazione per tutta la filiera dell’editoria, segnata dalla produzione sempre più massiva di contenuti digitali. Un quadro che impone di aggiornare la classificazione professionale e includere le figure digitali che operano nel settore”. Già, perché nel corso degli anni sono emerse nuove figure professionali che richiedono, adesso, un inquadramento preciso all’interno degli schemi lavorativi e del diritto.
Guida si augura “di poter affrontare una trattativa costruttiva e di pervenire a un contratto innovativo che risponda alle esigenze di chi lavora e promuova il rilancio dell’editoria”. I temi sul tavolo sono tanti e tutti importanti. Si va dalla necessità di investire nella formazione e riqualificazione delle professionalità esistenti, fino alla riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario. Importante poi l’obiettivo di consolidare il welfare aziendale, aumentando la quota sui fondi di previdenza complementare e sanitaria, valorizzare ed implementare il ruolo dell’osservatorio di settore, in quanto luogo di analisi ed elaborazione contrattuale.