Ieri, il Consiglio dei Ministri (n. 2 del 12/5/2008), presieduto da Silvio Berlusconi, si è riunito a Palazzo Chigi, la riunione è dura un’ora esatta, dalle 18 e 15 alle 19 e 15.
Il Consiglio ha approvato, su proposta del Presidente del Consiglio, la nomina dei Sottosegretari di Stato. Per rispettare i tagli imposti dalla Finanziaria, il Premier ha ridotto all’osso la squadra dei sottosegretari e solo per i ministeri con portafiglio. Gli altri li ha avocati a sé, a palazzo Chigi. Oltre a Gianni Letta, già nominato, sono stati investiti Paolo Bonaiuti con delega all’editoria; Maurizio Balocchi (alla Semplificazione di Calderoli), Aldo Brancher (al Federalismo di Bossi), il fido tesoriere di Forza Italia Rocco Crimi allo Sport; Carlo Giovanardi ha il nuovo incarico che voleva (delega alla Famiglia, lotta alla droga e al servizio civile).
Quella preparata da Berlusconi è la lista di sottosegretari più breve della storia della Repubblica: solo 37. Erano stati 69 nel governo Prodi e nei Berlusconi II e III (2001-2006). E conta solo cinque donne: Michela Vittoria Brambilla “declassata” al Turismo dopo aver sognato la Sanità; Elisabetta Alberti Casellati alla Giustizia; Francesca Martini e Eugenia Maria Roccella, l’inventrice del Family day, al Welfare; Stefania Craxi agli Esteri. Tra i grandi esclusi vi sono Jole Santelli e Laura Ravetto, entrambe date per sicure alla Giustizia e all’Economia, Giuseppe Pisanu, un tempo uomo di fiducia del Cavaliere, Lamberto Dini e Daniela Melchiorre. Ma da Palazzo Chigi assicurano che chi è fuori “avrà comunque la Presidenza di una Commissione”.
Fabiana Cammarano