Il Senato varerà il federalismo fiscale entro l’anno. E’ questa la promessa che il leader della Lega, Umberto Bossi, si è fatta ripetere ieri sera da Silvio Berlusconi in una cena ad Arcore che si è trasformata come spesso accade in un vertice di maggioranza sui temi del momento.
Durante l’incontro si è parlato di equilibri e alleanze in vista delle prossime amministrative ma anche del decreto anticrisi e di quella norma sulle pay tv che ha scatenato inaspettatamente una bufera politica al quale ha fatto da potente cassa di risonanza lo spot antigovernativo che Sky mette in onda incessantemente da ieri mattina, mentre la denuncia dell’aumento dell’Iva sugli abbonamenti è posta nella scaletta di tutti i telegiornali della seguitissima emittente di Murdoch.
La posta elettronica di palazzo Chigi è intasata da migliaia di abbonati e il Cavaliere più che preoccupato dalle bordate di Veltroni da Madrid sull’aumento delle tasse sulle famiglie e sul conflitto di interessi, è infuriato per i toni del messaggio negativo sul suo operato che si sta diffondendo tra i 4,5 milioni di tifosi di calcio abbonati a Sky. La pressione di Palazzo Chigi sui manager dell’emittente televisiva è fortissima.
Attenuino i toni oppure nessuna modifica è possibile, manda a dire il premier. La Lega e An hanno prospettato anche ieri sera a Berlusconi, che oggi sarà in visita a Tirana, di considerare la possibilità di aprire un dibattito parlamentare con l’opposizione che smussi l’intervento fiscale che grava in gran parte sul principale concorrente della Mediaset.
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