La legge belga sul diritto d’autore è una delle più rigide in Europa. L’arresto in parola, infatti, non solo bandisce il consolidato sistema di “linkare” il titolo del contributo editoriale presente in specifiche categorie d’interesse al fine di consentirne la lettura nell’ambito della pagina che effettivamente lo contiene, ma si spinge a vietare l’immagazzinamento di copie cache nel server di Google News (ovvero le versioni della pagina conservate nel database di cui alla nota funzione “copia cache” presente a margine di molte stringhe di risultati) che costituiscono un vero e proprio archivio storico delle notizie e dei contenuti pubblicati in giro per la rete. Inoltre, la legge belga non consente l’applicazione di regole che permettano, salvo esplicita indicazione di senso contrario, il prelievo di materiale tutelato dalle norme sulla proprietà intellettuale (c.d. opt out), in quanto la fruizione di tali contenuti deve svolgersi in forza di un accordo preventivo (c.d. opt in) per il recupero di documenti on line.
LUANA LO MASTO
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