Google ha infatti una svolta nel processo di indicizzazione delle notizie rimuovendo l’obbligo di leggibilità in chiaro di almeno un articolo al giorno. Si tratta della misura “First Click Free” (seguita da Secondo Click Fatal) che penalizzava tutte le testate che ottengono parti rilevanti del loro fatturato dagli abbonamenti online. Secondo la stessa Google, il venir meno di questo requisito dovrebbe sortire effetti immediati sulle società editrici in affanno, con benefici positivi sulla professione giornalistica. “Ci rendiamo conto che non esiste un modello buono per tutti”, ha spiegato Richard Gingras, vicepresidente della società di Mountain View e responsabile dell’area News. Il gruppo statunitense ha però mantenuto la raccomandazione di consentire l’accessibilità su 10 articoli al mese anche se non sarà un parametro tassativo. Già da ieri le case editrici hanno sperimentato degli accorgimenti per approntare dei “paywall” e richiedere il pagamento fin dal primo articolo letto, senza che questo causi penalizzazioni sulle ricerche tramite Google.
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