Sono tempi duri per la libertà di accesso alla rete. Lo afferma uno dei fondatori di Google, Sergey Brin, in un’intervista al quotidiano britannico The Guardian. Sergey Brin punta il dito su quelle «forze molto potenti che si sono allineate per limitare la libertà di internet, su tutti i fronti e da tutto il mondo».
Queste forze hanno un nome e cognome, secondo Brin, a cominciare da alcuni governi, per passare a tutte quelle aziende che alzano muri per difendere i loro profitti nella lotta alla pirateria informatica, fino agli stessi social network e alcune aziende informatiche.
Rispetto a qualche anno fa la rete è cambiata drasticamente, si è chiusa, e i principi di apertura e di accesso universale, alla base della nascita di internet trenta anni fa, sono in pericolo, sostiene il 38enne multimiliardario di origini russe, cofondatore con Larry Page (foto) di Google. L’evoluzione della tecnologia ha portato alla creazione di settori chiusi, come Facebook, cui non si può avere libero accesso. Inoltre, alcune aziende, come Apple, consentono solo ai loro clienti registrati di utilizzare alcune applicazioni per accedere alle informazioni. A questo si aggiunge tutto il settore dell’anti-pirateria, che non fa che alzare muri per impedire la libera condivisione delle conoscenze.
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