Editoria

Google elimina 99 milioni di inserzioni ingannevoli sul Covid e i vaccini

Il controllato è lo stesso controllore e dà conto del suo operato al pubblico. Google ha fatto sapere di aver eliminato diversi miliardi (sic!) di annunci fraudolenti.

I numeri diffusi dal report annuale, sul 2020, da parte del gigante di Mountain View rappresentano una plastica dimostrazione di quanto sia enorme il web, di come sia sostanzialmente pericoloso e di quanto sia “profondo” il mare del rischio truffa su cui, ogni giorno, si debbono confrontare gli internauti già alle prese con le fake news che, evidentemente, rendono fin troppo bene a chi vorrebbe poi tradurle nel commercio di cianfrusaglie (nella migliore delle ipotesi).

Le cifre sono stupefacenti: Google ha reso noto di aver cancellato dalla sua piattaforma di Ads circa 5.900 annunci al minuto che, per un anno, fa 3,1 miliardi. Sono state sottoposte a limitazioni ulteriori 6,4 inserzioni pubblicitarie. Sospesi, inoltre 1,7 milioni di inserzionisti ritenuti responsabili di “gravi violazioni della policy”.

Le rimozioni hanno interessato 1,3 miliardi di pagine web e 1,6 milioni di siti internet.

E veniamo al dato forse più inquietante di tutti: Google ha reso noto di aver bloccato più di 99 milioni di annunci legati al Covid-19, compresi quelli volti a promuovere prodotti come mascherine N-95, false cure, dosi di vaccini false. Un fatto che, considerando la gravità della pandemia e gli effetti di questa non solo sui cittadini ma anche sulle istituzioni, dimostra quanto sia vasto se non sterminato il “far west” di internet. Il cui controllo non può essere lasciato (solo) alle iniziative, pur lodevoli, delle major o degli over the top.

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