GoogleApps non sarà più gratuito per le aziende inferiori a 10 dipendenti. La suite di software sul Web, a quanto pare, sarà disponibile con una tariffa di 40 euro all’anno anche per le piccole imprese e permetterà agli utenti di poter utilizzare strumenti online come la posta di Gmail, il cloud storage di Drive e l’elaborazione di documenti di Docs.
L’operazione, nel tentativo di generare profitti da servizi che prima erano gratuiti, dimostra una rinnovata concentrazione di Google sui servizi per le piccole aziende, al fine di competere al meglio con l’offerta di altri software. Dave Girouard, che gestiva l’unità Google Apps prima di lasciare Google all’inizio di quest’anno, giustifica l’operazione di Google alla luce del modello industriale di Apple che per il suoi servizi, che “non fornisce niente in maniera gratuita” e che indirettamente ha influenzato anche il modo di fare impresa di Google.
Quindi, dopo aver conquistato una larga schiera di utenti che utilizzano la versione gratuita e a pagamento (40 milioni di persone e circa 5 milioni di aziende secondo Google), generando circa 1 miliardo di dollari dalla vendita di Google Apps e di un software di mappatura separato alle aziende e ai governi, il colosso del search deve adesso fare i conti con le spese da sostenere. Come sottolineato sul blog ufficiale dell’azienda, l’operazione serve per “garantire una qualità del servizio migliore, offrendo un supporto non-stop 24 ore su 24 sette giorni su sette, 24 gb di spazio per la casella di posta e il 99,9% di uptime”.
Secondo quanto dichiarato da Sundar Pichai, vice presidente di Google responsabile di Google Apps, il cambiamento di rotta sarebbe dovuto proprio alla necessita di sostenere i costi necessari per il mantenimento del servizio, con l’intento di fornire alle piccole aziende “un supporto adattato, qualcosa che attualmente ricevono soltanto i clienti paganti”. Pichai ha poi aggiunto che i milioni di persone che utilizzano già la versione gratuita continueranno a riceverla come tale, comprese le università e le scuole.