Già ad ottobre scorso, Google aveva annunciato lo stanziamento di un Fondo di 150 milioni di euro, spalmabili in 3 anni, nell’ambito della Digital News Initiative a favore dell’editoria on line. Dall’apertura del bando, un team di esperti californiani ha vagliato attentamente centinaia di business plan realizzati da start up innovative del Vecchio Continente.
A distanza di pochi mesi, il CEO di Google, Sundar Pichai, si è dichiarato molto soddisfatto dell’esito di quest’iniziativa che ha coinvolto ben 23 Paesi UE ed alcune testate come la spagnola eldiario.es e l’indipendente Spectrm. Partendo dalla classica raccolta sul web tramite crowdfunding, il finanziamento del colosso di Mountain View mira, nel primo caso, a veicolare massicciamente alcune categorie di notizie mentre, nel secondo, lo scopo è quello di diffondere contenuti di qualità sfruttando la multimedialità di app dedicate, realizzate ad hoc.
Tra le migliori progettualità, Google ha premiato soprattutto quelle made in Germany che nel ranking delle realtà imprenditoriali innovative, si sono piazzate al 1° posto beneficiando di 4,8 milioni di euro. Seguono, molto distanziate, la Gran Bretagna (2,8 milioni di euro) e la Spagna (2,5 milioni di euro). Francia e Belgio superano di poco i 2 milioni di euro (rispettivamente 2,3 e 2,2) mentre ci precedono il Portogallo (1,9 milioni di euro) e la Svizzera (1,7 milioni di euro).
Un piazzamento non lusinghiero quello dell’Italia (tallonata dalla Polonia) che, anche in questo campo, rispetto ad altre nazioni europee, non riesce a decollare. Non che nel Belpaese manchino talenti o idee innovative ma questo dato mette in luce tutte le difficoltà di migliaia di giovani imprenditori non supportati da adeguate politiche di sostegno da parte del governo che non riesce a compiere scelte adeguate, né ad investire in quel settore chiave per la crescita dell’economia e di un’intera nazione quale l’it.
Al contrario, Google dimostra di credere fortemente nelle potenzialità e nel ruolo strategico del digitale stanziando fondi a favore di progetti open source come AMP, Accelerated Mobile Pages, lanciato solo 4 mesi fa e pienamente condiviso da editori, start up ed investitori pubblicitari. L’app in questione è molto apprezzata dai lettori on line che digitando search da apparecchi mobili di ultima generazione hanno l’opportunità di accedere alle news in maniera molto rapida ed intuitiva: un sistema rivoluzionario 4 volte più veloce rispetto al web mobile tradizionale.
L’Italia è uno dei 6 Paesi che fruisce di questa nuova frontiera della tecnologia grazie alla quale si è migliorato e reso più sicuro il codice di tracciamento analytics e paywall, attuali sistemi di pagamento delle notizie. Da oggi sarà possibile usufruire di AMP caricando le news dal mobile (con un numero di dati nettamente inferiore) anche connettendosi all’agenzia ANSA che ha aderito al sistema.
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