Categories: TLC-ICT

GoMarche e Vivere: quando il web rivoluziona l’informazione

GoMarche è stato uno dei primissimi giornali on line non solo delle Marche ma di tutto il Belpaese

Correva l’anno 2001 quando Luca Lorenzetti, uno degli ideatori del progetto, pensò ad un modo “tutto nuovo” di fare informazione, focalizzando l’attenzione sulle news locali.
Proprio grazie al vivace confronto con altri editori marchigiani e non, nel 2003 nacque l’Associazione Nazionale Stampa Online di cui Lorenzetti fu il primo Presidente.
L’impriting di GoMarche rifletteva la vision pionieristica degli intraprendenti e lungimiranti fondatori che si caratterizzava per la tempestività ed il costante aggiornamento delle notizie, secondo una sorta di “continuo divenire”.

Come sostiene il prof. Lorenzetti, l’obiettivo degli inizi era il radicamento sul territorio attraverso un taglio dell’informazione prettamente generalista.
La sfida in parte fu vinta perché il giornale digitale in poco tempo raggiunse un considerevole numero di follower ed era molto apprezzato a livello locale.
Ma una testata, si sa, non si regge soltanto con il consenso popolare e la crisi globale che si stava per abbattere su ogni comparto, editoria compresa,  e la mancanza di adeguate politiche di sostegno, determinarono il passaggio del testimone ad “Edizioni Vivere” che, pur apportando cambiamenti, conservò intatto il patrimonio della centralità dei lettori,  connotazione che aveva reso “innovativa ed unica” l’esperienza di GoMarche.

Nella sua nuova veste, il giornale allargò i suoi orizzonti e fu inserito in un circuito più ampio di edizioni on line locali che, negli anni, si sono ritagliate un loro spazio e una loro autonomia.
Oggi GoMarche riprende le notizie di Vivere, network di quotidiani cittadini, diretti da Michele Pinto: una vera e propria affiliazione simbiotica sul modello del franchising, in cui il lettore continua ad essere il vero protagonista del sistema e con il quale permane un “rapporto strettissimo”.
Come spesso accade nelle realtà imprenditoriali di maggior successo, l’ascesa di Vivere nasce dalla “voglia di farcela” e di rimettersi in gioco.

Partendo da una situazione professionale molto negativa,  l’attuale Direttore Responsabile racconta che aveva da poco perso il lavoro e, non ancora giornalista, decise di rimboccarsi le maniche e trasferire le sue competenze informatiche in www.viveresenigallia.it,  il giornale on line destinato a fare da apripista a tutte le altre testate rappresentative della maggiori città marchigiane e non solo.
La scommessa fu quella di puntare tutto sull’interazione con gli utenti attraverso la pubblicazione dei comunicati stampa: erano, poi, gli stessi lettori (e non l’ editore o il caporedattore) in base alle preferenze ed interessi personali, a determinare (a colpi di…clik!) quali dovessero essere le notizie di apertura da mettere maggiormente in risalto.

Abbattuti tutti i filtri tra la fonte delle notizie e l’utilizzatore, il riscontro in termini di consensi fu di tale portata che, pur trattandosi di un piccolo centro come Senigallia, si aprirono numerose redazioni una dopo l’altra anche in città più popolose come Ancona, Pesaro, Jesi fino a valicare il confine regionale arrivando ad Assisi e Pescara.
Naturalmente l’ampliamento del progetto ha richiesto un dispendio notevole di energie e risorse tanto che alcuni sedi stentano ancora a decollare. Tutti i problemi vengono rimandati al centro operativo e di Senigallia che si occupa della gestione a 360° di tutte le redazioni locali, cercando sempre di trovare soluzioni efficaci per proseguire in questa splendida ma faticosa avventura.

Gli attacchi degli hacker, le vessazioni burocratiche (ultima in ordine di tempo “la nuova regolamentazione dei cookie”) necessitano di un impegno costante e sono solo alcuni “dei tanti bastoni fra le ruote” che quotidianamente la testata marchigiana deve rimuovere e superare.
Resta il fatto che grazie a Vivere, il sito www.gomarche.it  è un ricco contenitore mediatico che consente di accedere anche a notizie di carattere regionale, senza uscire dal sito.

Nel vasto panorama dei giornali on line, sicuramente questa di Gomarche e Vivere è un’esperienza atipica, ricca di sfide e di difficoltà nella quale convivono passato e presente con il loro  carico di passioni, professionalità e di spirito d’intraprendenza che ha caratterizzato tutto il cammino della testata che oggi guarda verso il futuro, con la determinazione di chi vuole continuare ad essere un prezioso punto di riferimento nell’ambito dell’editoria regionale e nazionale.
Per essere ancora più competitivi e raccogliere le prossime sfide di un settore in continua evoluzione come quello dell’informazione digitale, il Direttore Pinto ha già pronte alcune sue ricette: è già disponibile, ad esempio, la nuova applicazione per iOS e Android sui siti di Senigallia e Pesaro (presto fruibile anche dalle altre piattaforme) così come è già attiva la condivisione delle news tramite whatapp.

A tal proposito e, non senza punta di orgoglio, il Direttore ci tiene a sottolineare che sono i primi nel mondo ad utilizzare questo canale per uno scopo simile. Ma non è finita qui.
Per la prossima estate, infatti,  Vivere cambierà versione e diventerà “responsive”, consentendo una lettura rapida ed intuitiva estesa, a dispositivi mobili, non solo iOS e Android, in modo da incrementare ancora di più il numero delle visualizzazioni e dei lettori fidelizzati.

Recent Posts

Gedi, l’ultima cessione di Elkann: pronto a cedere Repubblica

John Elkann ha intenzione di vendere Repubblica. E con l’eventuale cessione del quotidiano, Gedi verrebbe…

21 ore ago

L’Ifj contro Israele: “46 giornalisti morti a Gaza”

I governi vanno ritenuti responsabili delle morti dei giornalisti: lo afferma l’Ifj, la Federazione internazionale…

22 ore ago

Il sogno del Papa: “Una comunicazione di pace”

Il Papa vuole che si cominci a fare la pace partendo dalla comunicazione, dall’informazione, dal…

4 giorni ago

Askanews, ora i giornalisti chiamano il sottosegretario Barachini

Il comitato di redazione di Askanews “chiama” il sottosegretario Alberto Barachini. I giornalisti dell’agenzia di…

5 giorni ago

I pubblicitari contro la web tax: “Colpirà le piccole aziende”

Anche i pubblicitari si oppongono alla web tax: Federpubblicità snocciola numeri, dati e cifre per…

6 giorni ago

Aie vuole incontrare Giuli: “In manovra non c’è niente per il libro”

La manovra non piace agli editori perché non c’è “niente per il libro”. E l’Aie…

6 giorni ago