E’ entrato in vigore dal 15 agosto un decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri avente ad oggetto i nuovi asset del settore Difesa coperti dal golden power. Le reti utilizzate per la fornitura dell’accesso agli utenti finali dei servizi rientranti negli obblighi del servizio universale e dei servizi a banda larga non fanno più parte degli asset protetti dallo Stato. Questo significa che le infrastrutture di Telecom possono essere rilevate da qualsiasi operatore europeo. Il decreto cambia radicalmente la vecchia disciplina, che duplicava la protezione della rete telefonica per arginare la scalata dell’operatore spagnolo Telefonica. Le modifiche sono dovute alla pressione dell’Unione Europea, che ha giudicato iniquo il provvedimento approvato celermente nell’ottobre 2013. Ora come ora il Governo può intervenire solo per prevenire azioni da parte di un operatore non europeo. La protezione è valida solo per norme relative a telecomunicazioni, trasporti ed energia. Le reti TLC tutelate sono quelle di proprietà del Ministero dell’Interno, quelle di Interpolizia in uso alle forze di Polizia e quelle utilizzate dalle amministrazioni statali competenti in materia di ordine e sicurezza pubblica.