Potrebbero essere collegati all’esercito cinese gli hacker che hanno violato le e-mail di 54 dipendenti del New York Times negli ultimi mesi. Le tecniche assomigliano a quelle adottate dai militari per avere accesso a siti del Pentagono. I pirati informatici hanno fatto perdere le loro tracce transitando da siti di alcune università americane.
Gli attacchi sono cominciati a seguito dell’avvio di un’inchiesta riguardante il primo ministro Wen Jiabao. Le indagini del Times denunciano un patrimonio di due miliardi di dollari, incompatibile con l’incarico governativo di Jiabao. Il primo ministro è accusato anche di aver favorito la creazione di una fitta rete clientelare e familiare, a spese dello Stato. L’azione degli hacker era finalizzata alla scoperta delle fonti grazie alle quali David Barboza, corrispondente del Times a Shanghai, aveva realizzato l’inchiesta. Il quotidiano assicura che le minacce sono state respinte con successo.
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