La notizia è che gli editori francesi, tutti, si sono riuniti nella loro organizzazione di categoria ed hanno deciso di dar luogo ad un’azione certa e ad una probabile. La prima, certa, di voler costruire un proprio motore di ricerca. La seconda, molto probabile perché conseguenza della prima, di far scomparire i propri contenuti, cioè quelli dei loro giornali, da Google. L’iniziativa principale è affiancata poi da altre idee, come quella di vendere i contenuti di tutti i giornali attraverso pacchetti e soluzioni varie è decisamente la più intelligente. Sulle altre due si può avanzare qualche riserva.
La rete, come la vita, misura senza pietà i nostri sforzi. E fino ad oggi il risultato ci dice che Google si è consolidato in maniera vincente non tanto sui numeri – che sono sempre reversibili, nessuna egemonia è mai “data” – ma nella cultura, nell’approccio alla conoscenza, nella familiarità d’uso. Staremo a vedere a cosa porterà il tentativo francese, ma se l’idea è quella di creare un circuito qualitativo dedicato all’informazione, come una sorta di territorio dedicato, forse ci sono possibilità. Se l’idea è bypassare il potere di Google e di fermarne l’effetto di disintermediazione ci vuol ben altro.
Ma l’idea veramente pessima è quella probabile: “l’uscita” da Google. Significa usare alcuni comandi di un software chiamato “robot.txt” per rendere i propri contenuti invisibili agli occhi del motore e quindi dei suoi utenti. Pessima idea per un paio di ragioni: perché se decidi di vendere il tuo buon formaggio di qualità nella catena di tuoi negozi di alto livello, non si vede perché tu debba rinunciare all’opportunità che ti dà il grande centro commerciale. Siamo proprio certi che quelli che oggi ti guardano in modo distratto, ma in grandi numeri, sugli scaffali del centro commerciale verranno poi a trovarti nei negozi di qualità? Siamo certi del contrario.
Pessima idea anche per un’altra ragione: isolarsi dalla fascia dei lettori “di massa” che legge e cerca informazione in regime gratuito sulla rete significa semplicemente rinunciare a un mercato fatto di giovani e di lettori “non di élite”. Significa dire: sì, ho capito laggiù c’è il west con tante opportunità, ma semplicemente il mio cavallo non ce la fa a tenere il vostro passo. Significa scegliere di restare piccoli e soli.
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