«Tornerà una stagione di editori puri? È un’auspicio che condivido e mi fa piacere che venga da un editore come Marra che ha sempre saputo innovare e diversificare con la multimedialità il modo di fare informazione». Beppe Giulietti, deputato di Idv e portavoce di ‘Articolo 21’ , commenta così il dibattito aperto da un’intervista a Giuseppe Marra al quotidiano free-press ‘E-Polis’ in cui il presidente del gruppo Gmc osserva come si stia andando verso una stagione di ‘globalizzazionè dell’informazione che «deve vendersi su mercati sempre più vasti». Una sfida che soltanto gli editori puri potranno reggere. «È vero -argomenta Giulietti- solo gli editori puri hanno il coraggio, la voglia, l’intuizione per innovare e sperimentare forme nuove di informazione. Ed io credo che la politica debba aiutarli. Come? Liberalizzando il mercato italiano e premiando chi innova». «Basta con i soldi distribuiti a pioggia. I fondi -suggerisce Giulietti- vanno spostati verso le start-up, verso quegli editori che creano nuovi posti di lavoro, allargano il mondo dell’informazione, ovviamente con il requisito di rispettare le regole contrattuali. Io credo che vada costruito un impianto legislativo che favorisca gli editori puri. Ora chi vuole rompere gli schemi, chi vuole sperimentare viene disincentivato. Ecco occorre fare tutto il contrario e mi auguro che su un tema come questo si trovino intese in Parlamento».