Ci attendevamo qualcosa di nuovo dalla famiglia Berlusconi in materia di tv. Non solo dal presidente del Consiglio in pectore, ma anche dal figlio Piersilvio che oggi guida le aziende del padre”, dice Giuseppe Giulietti (Idv), che definisce “banalità” le affermazioni del vicepresidente di Mediaset che oggi, in un’intervista al Corriere della Sera, ribadisce che a suo giudizio il ddl Gentiloni era pensato per “fare fuori” la sua azienda.
“Almeno una volta nella vita – continua Giulietti in una nota – anche Mediaset potrebbe dichiarare la disponibilità ad un normativa europea che accogliesse le sentenze come quella di Europa7, sentenze che si devono applicare e non taroccare. La vera discontinuità in questo settore ci sarà quando tutte le forze politiche decideranno di abbandonare la gestione diretta della Rai. E quando finalmente i più grandi, che hanno una situazione di oligopolio la finiranno di far finta di essere dei pezzenti e accetteranno l’idea che anche il mercato italiano può essere più simile a quello degli altri paesi europei”. “In ogni caso – conclude Giulietti – la mancata applicazione della legge Gentiloni avrà una immediata conseguenza: poiché l’Italia non ha accolto le indicazioni della Commissione europea, tra poco gli italiani dovranno cominciare a pagare la multa, una nuova tassa legata al conflitto di interessi”.
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