“La situazione di migliaia di giovani giornalisti precari o freelance è anomala, è una condizione di sfruttamento. E’ difficile normare le situazioni anomale, comunque ci proveremo”. È quanto ha affermato Giovanni Legnini, sottosegretario all’editoria a Napoli, a margine di un incontro sull’equo compenso giornalistico, al quale erano presenti i giornalisti precari e le istituzioni di categoria, Ordine ed Fnsi. Assente invece la Fieg, seppure invitata dagli organizzatori del Festival del giornalismo giovane 2013 (Youth Media Days). Legnini ha così ribadito un concetto espresso anche durante il suo intervento alla tavola rotonda che ieri ha concluso la tre giorni del Festival al Pan, il Palazzo delle Arti. “Questo fenomeno del precariato inaccettabile, che non ho difficoltà a definire come sfruttamento e del quale ho una condanna netta, – ha detto il sottosegretario davanti a una platea di giovani – questo fenomeno non dovrebbe esistere. Non si dovrebbe porre il tema della regolazione per legge di un fenomeno che non regge socialmente, bisognerebbe intervenire alla radice, cioè dovremmo cercare di prosciugare questo mare di sfruttamento e di precarietà o verso le forme contrattuali legalmente riconosciute o verso rapporti di libera professione veri. Il grado di difficoltà di stabilire quali cifre vi spettano discende dal magma giuridico del vostro stato