La montagna ha partorito il topolino. Il “giornalista” Luigi Di Maio scampa alle sanzioni dell’Ordine perché commentando l’assoluzione della Raggi non parlò da cronista ma da “politico”. Una scissione di personalità che ha giovato al vicepremier che ha visto riconosciute le sue ragioni dal consiglio di disciplina dell’Ordine della Campania, presso cui è iscritto al registro dei Pubblicisti.
“La sua condotta è riconducibile non al giornalista iscritto all’albo dei pubblicisti, ma al suo ruolo di parlamentare così come evidenziato dal collegio difensivo che lo ha rappresentato”.
Il post “incriminato” è quello che ha sollevato numerose reazioni nel mondo dei giornalisti. In quell’occasione, il vicepremier, commentando l’assoluzione del sindaco di Roma Virginia Raggi, bollò quali “sciacalli” la “maggior parte” dei giornalisti italiani, “colpevoli” di aver raccontano una vicenda politica e giudiziaria di importanza, appunto, capitale.
Usigrai boccia le nomine e incalza la maggioranza di governo. L’esecutivo del sindacato dei giornalisti…
Il Senato ha dato l’ok al ddl sull’intelligenza artificiale. Una notizia che il sottosegretario alla…
Entro il prossimo 31 marzo 2025 è fissata la scadenza per la presentazione della domanda di contributi…
I ragazzi rappresentano una fascia di lettori forti ma gli editori tremano poiché s’è scoperto…
Il Foglio Ai. Il giornale ha lanciato il primo quotidiano al mondo fatto direttamente con…
Le voci su un possibile accordo per le nomine Rai non sono piaciute granché all’opposizione…