Giornalisti: Premio Morrione, la sete d’inchiesta contagia i giovani

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La locandina del premio Morrione
La locandina del premio Morrione
La locandina del premio Morrione

Sessantasei soggetti di inchiesta e 123 aspiranti giornalisti in competizione. Sono questi i numeri della terza edizione del “Premio Roberto Morrione”, sezione del Premio giornalistico televisivo Ilaria Alpi, a testimonianza di un successo crescente per la kermesse.
Il trend, infatti, è in netta crescita: rispetto allo scorso anno sono arrivati diciassette progetti in più. I macro-temi più sentiti sono ambiente (19%), immigrazione (12%) e mafia (9%). La suddivisione geografica indica la grande sete di giornalismo d’inchiesta che si percepisce al Sud: il 37% dei partecipanti arriva dal meridione, contro il 28% del nord e il 20% del centro. L’1,7% partecipa dall’estero, a sottolineare l’eco internazionale dell’iniziativa.
Nello specifico, lo spettro di argomenti è ampio: c’è l’aspetto storico con la strage dei Georgofili e quello di attualità con lo sfruttamento dei lavoratori a Prato. Ma sono sottoposti a inchiesta anche problemi come l’immigrazione dalla Siria, il traffico dei minori, il precariato, il lavoro nero, il contrabbando, la Tav. Il concorso è di fatto entrato nel vivo: la giuria, presieduta da Marcella Sansoni, sta valutando i lavori presentati. Come emerge dalla cifre, in molti hanno preferito formare un team per portare avanti il lavoro. L’attenzione si concentra ora sul 30 gennaio, quando al Tempio di Adriano, in piazza di Pietra a Roma, ci sarà la cerimonia di presentazione dei tre finalisti.
Il pomeriggio, intitolato “Una Questione di Sguardo”, vedrà alle 17,30 il direttore Radio Tre Rai, Marino Sinibaldi, introdurre i lavori con la presidente della giuria. Alle 18 è atteso il saluto del presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti; quindi Sinibaldi annuncerà i tre progetti finalisti e i rispettivi autori. Alle 18,45 inizierà il dibattito, coordinato dal giornalista di Rainews24 Stefano Lamorgese, al termine del quale ci sarà la proiezione delle inchieste vincitrici della scorsa edizione. I finalisti riceveranno un contributo di 3mila euro per realizzare l’inchiesta. A ognuno sarà assegnato un tutor. Il Premio è realizzato in collaborazione con Articolo 21, Rai Teche, Liberainformazione.org, Scuola di giornalismo Lelio Basso, Tavola della Pace, UCSI, Premio città di Sasso Marconi, Gruppo dello Zuccherificio di Ravenna. Media Partner: RaiNews24, Internazionale e Rai Radio 3.

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