Categories: Editoria

Giornalisti oggi in sciopero al Gazzettino

Oggi i giornalisti del Gazzettino sono in sciopero. Protestano contro i carichi di lavoro e, come si legge in un documento del cdr, contro la “continua opera di delegittimazione” rispetto alle rappresentanze sindacali. Una situazione caldissima, dunque.

Lo sciopero al Gazzettino

“Il Comitato di Redazione si trova costretto a utilizzare il pacchetto di sciopero che gli è stato affidato dall’assemblea dei giornalisti”. Così ieri è stato annunciato lo sciopero. “I redattori de Il Gazzettino si asterranno dal lavoro per denunciare la continua opera di delegittimazione di direttore e azienda nei confronti delle rappresentanze sindacali e la negazione di una dialettica costruttiva e collaborativa per cercare di superare la crisi del settore editoriale. Rivendicando per Il Gazzettino il ruolo di voce autorevole del Nordest patrimonio del territorio e della sua gente”.

“Azienda nega diritto a riunirsi”

La nota, riportata dal sito del Sindacato giornalisti veneto, continua. “Sul tavolo l’organizzazione del lavoro in un contesto di piano di crisi reso ancor più difficile. Oltre che dalle uscite per prepensionamenti, cig, smaltimento ferie, anche per lo smart working ininterrotto da inizio pandemia, per dimissioni volontarie, per pensionamenti, per colleghi deceduti. E soprattutto per l’assenza di una pianificazione redazionale ed editoriale”. E ancora. “L’azienda è arrivata a negare il diritto dei giornalisti e lavoratori a riunirsi in assemblea di redazione, mentre il direttore alle ripetute richieste di incontro formulate dal cdr ha opposto arroganti rifiuti”.

Un braccio di ferro lungo un anno e mezzo

Dunque la denuncia. “Ieri direttore e azienda hanno rifiutato la pubblicazione del comunicato sindacale (che alleghiamo di seguito) pretendendo che si cancellassero i punti riguardanti i collaboratori, l’assemblea sindacale negata e un procedimento disciplinare dell’Ordine che non viene neanche citato”. Il braccio di ferro, dunque, continua. Uno “scontro” che si trascina ormai da circa un anno e mezzo quando, a marzo dell’anno scorso, i giornalisti espressero i loro dubbi sulle decisioni dell’azienda.

Luca Esposito

Recent Posts

Agcom e regia unica, tavolo sul diritto di cronaca attorno al calcio

L’era della regia unica sta per volgere al termine: l’Agcom mette nel mirino la gestione…

2 giorni ago

La web tax: ossia non paghino i giornali lo strapotere degli Over the top

Maurizio Gasparri coglie la palla della sanzione Ue a Meta per ritornare sulla vicenda web…

3 giorni ago

Marketplace costerà 800 milioni a Zuckerberg, la stangata Ue

Stangata Ue a Meta: Mark Zuckerberg dovrà pagare 800 milioni, per la precisione sono 797,…

3 giorni ago

Stato di diritto e libertà dei media, il caso della Grecia ma anche dell’Italia

Una recente risoluzione del Parlamento europeo, che alleghiamo, si è espressa sullo Stato di diritto…

4 giorni ago

Convocata la Commissione vigilanza: il 20 novembre si vota il presidente Cda

Se ne parla tra sette giorni: mercoledì 20 novembre è convocata la commissione parlamentare di…

4 giorni ago

Manovra, Forza Italia: “Consolidare il fondo per il pluralismo”

Manovra, Forza Italia scende in campo per tutelare e sostenere il pluralismo dell’informazione. E lo…

5 giorni ago