I cdr (comitati di redazione) del Corriere della sera, della Gazzetta dello Sport e le rsu (rappresentanze sindacali unite) dei poligrafici hanno chiesto formalmente, tramite una lettera, di partecipare alla ricapitalizzazione. I dipendenti vorrebbero offrire le loro ferie arretrate (che comunque la società dovrà pagare) in cambio di nuove azioni del gruppo. In pratica una sorta di baratto. Ma ad un prezzo “scontato” rispetto a quello di mercato. La richiesta è arrivata giovedì scorso: lo stesso giorno del cda che ha deciso il prezzo delle nuove azioni (1,2 euro per quelle ordinarie e 0,2 euro per quelle di risparmio).
«Chiediamo la possibilità di offrire ai dipendenti di Rcs una quota di azioni ad un prezzo più favorevole», hanno domandato i sindacati. L’obiettivo sarebbe quello di «consolidare il rapporto tra dipendenti e società». Per ora Rcs non ha ancora risposto. Se ne parlerà la prossima settimana, a ricapitalizzazione iniziata (l’aumento inizierà lunedì 17 giugno). In ogni caso le possibilità che la richiesta dei dipendenti venga accettata è bassa. La motivazione è semplice. Rcs ha bisogno di soldi “liquidi”. Mentre i lavoratori vorrebbero, come detto in precedenza, scambiare le azioni con le ferie arretrate o altri benefici non ancora goduti. Inoltre è stato anche chiesto uno sconto (l’aumento è già di per sé molto diluitivo) rispetto ai valori del mercato.