“La redazione di Liberazione – fa sapere un comunicato del Comitato di redazione – ha svolto, oggi, un presidio all’ingresso dell’edificio di Viale del Policlinico 131, che ospita la sede del quotidiano e i locali della direzione del Prc, per ‘accogliere’ la segreteria nazionale del partito-proprietario, riunita in questi momenti per discutere le sorti del suo organo di stampa dopo l’interruzione unilaterale e immotivata da parte della società editrice Mrc Spa (di cui il Prc è azionista unico) della trattativa avviata già prima delle elezioni europee – a termini di contratto presso la Fieg e con la presenza della Fnsi – sul piano di crisi presentato dall’azienda stessa.
Dopo aver ‘accolto’ il segretario nazionale del partito-proprietario Paolo Ferrero ed avendone ricevuto risposte dilatorie che rimandano ad un’indeterminata responsabilità dell’editore ogni risposta alla richiesta di Cdr, Stampa romana e Fnsi di riattivare immediatamente il tavolo di trattativa, la redazione di Liberazione ha deciso di riunirsi in assemblea permanente”. E vi rimarrà sino a quando – per iniziativa della segreteria nazionale del Prc – non verrà formalizzata dalla proprietà-partito, che è a tutti gli effetti in capo alla società Mrc Spa, una risposta adeguata e soddisfacente alla richiesta elementare di sanare la lesione unilateralmente recata alle relazioni sindacali e lo stato di incertezza assoluta fatto piombare sulle lavoratrici e i lavoratori, determinatissimi a far valere tutti i loro diritti e le loro spettanze. Da questo momento, è al segretario nazionale del Prc e insieme a lui la segreteria tutta del partito-proprietario che, agli occhi della redazione di Liberazione, – conclude il comunicato – tocca l’intera responsabilità di quanto accadrà del confronto sindacale e, dunque, della vita stessa del giornale”.
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