In un comunicato sindacale pubblicato oggi i giornalisti del Corriere della Sera ribadiscono il loro dissenso rispetto all’ipotesi di vendita, cessione o cambiamento di destinazione della storica sede milanese del quotidiano di via Solferino, simbolo del patrimonio di autonomia e autorevolezza del più diffuso quotidiano italiano. In occasione della riunione del patto di sindacato di Rcs Mediagroup, i giornalisti del Corriere ribadiscono che la dismissione del palazzo di via Solferino si tradurrebbe in un ulteriore impoverimento del Gruppo e in un danno all’immagine del giornale all’interno della già difficile congiuntura attraversata dal mercato della stampa quotidiana.
Il comunicato ricorda, inoltre, che nell’ultimo Cda del 12 maggio Rcs Mediagroup ha deliberato di avviare un programma di razionalizzazione e semplificazione della struttura societaria del gruppo attraverso operazioni di fusione per incorporazione che riguarderebbero Rcs Quotidiani (quindi anche il Corriere della Sera), Rcs Periodici, Rcs Libri e Rcs Pubblicità. Mentre la rappresentanza sindacale del Corriere delta Sera ritiene che solo attraverso il mantenimento di una forte, unica e inequivocabile identità del giornale e dei suoi redattori sia possibile continuare a garantire la qualità e l’indipendenza della testata, e di conseguenza la sua redditività.
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