Si chiama Nils Horner, il giornalista svedese assassinato questa mattina in pieno centro a Kabul con un colpo d’arma di fuoco alla testa. Lo ha reso noto l’ambasciata di Svezia a Kabul.
“Abbiamo appena ricevuto conferma che Nils Horner, corrispondente della radio pubblica svedese, è stato abbattuto a colpi d’arma da fuoco a Kabul questa mattina”, ha dichiarato all’Afp l’ambasciatore di Svezia in Afghanistan, Peter Semneby. Il diplomatico ha precisato che la vittima aveva la doppia nazionalità anglo-svedese e che la famiglia era stata avvertita.
Noto e stimato giornalista, di grande esperienza Horner, 51 anni, era arrivato domenica a Kabul e doveva restarvi una decina di giorni per effettuare diversi reportage per conto della radio pubblica svedese (Sr).
“E’ uno dei giorni più brutti della storia della radio”, ha reagito Cilla Benko, direttrice della radio publique svedese (Sr).
“Nils era uno dei nostri migliori giornalisti e di più grande esperienza. Quello che gli è accaduto oggi è una tragedia”, ha aggiunto sul sito internet dell’emittente. Horner lavorava per Sr dal 2001 e aveva coperto la caduta dei talebani nel 2001 e la guerra in Iraq nel 2003.
L’agguato è avvenuto nei pressi del ristorante “La Taverna del Libano”, teatro il 17 gennaio scorso di un sanguinoso attentato che ha provocato almeno 21 morti, fra cui 13 stranieri. L’attacco fino a questo momento non è stato rivendicato e i talebani, contattati dall’Afp, hanno affermato di non essere implicati.
La morte di un nuovo straniero a Kabul, a meno di due mesi dall’attacco alla Taverna del Libano, rischia di rafforzare il senso di insicurezza della comunità di strenieri della capitale afgana, soprattutto in vista delle elezioni presidenziali del 5 aprile che dovrebbero portare in città numerosi giornalisti stranieri. (Fonte TMNews e Afp)