Drone e giornalismo: timori per la privacy? “Valgono le stesse regole del diritto di cronaca. Innanzitutto non possono essere riprese persone comuni e possono essere raccolte le immagini solo se c’e’ uno scopo che lo giustifichi”. Cosi’ Francesco Pizzetti, professore ordinario di diritto costituzionale a Torino e docente Luiss a Roma, gia’ presidente dell’Autorita’ per la protezione dei dati personali, all’incontro sul “Drone Journalism”, in corso a Roma. In particolare, per i droni in linea di massima valgono le stesse regole di “Google Street View che ha l’obbligo dell’oscuramento delle immagini, accentuato se la ripresa rende la persona, anche se non vista in viso, identificabile da altri particolari. Quindi deve rendersi palese la presenza della telecamera, bisogna dichiararla”. Alto il rischio per il drone di riprendere persone per un messaggio sociale, come accade nel caso di persone che rovistano nei cassonetti dei rifiuti. “Questa e’ una ripresa illecita sotto ogni aspetto”, sottolinea Pizzetti, che nel suo intervento ha fatto un excursus a grandi linee sul rapporto tra il diritto di cronaca e la privacy.