Quasi pronti per il via alla 9^ edizione dell’International Journalism Festival: da domani a Perugia si apre la rassegna sul giornalismo internazionale, più di 200 gli eventi in programma
Quattro giorni di congresso a Perugia, i lavori termineranno il 19 aprile, in cui ci sarà modo di approfondire i più svariati temi legati al mondo dell’editoria e del giornalismo: a partire dalla crisi del settore editoriale e le sue difficoltà nello scenario attuale, per parlare poi delle nuove frontiere della comunicazione politica italiana, della situazione dei media in Russia e in Ucraina, della censura in Turchia. Ma si parlerà anche della copertura mediatica dell’emergenza Ebola e della libertà di stampa in Messico. Tra i temi caldi dell’Ijf2015 anche il giornalismo investigativo trasnazionale da Luxleaks a Swissleaks, sicurezza e sorveglianza a due anni dal Datagate, ma anche come raccontare le nuove guerre, la libertà di espressione, il rapporto tra attivismo e giornalismo, dall’analisi del programma mediatico in Cina fino alla propaganda online costruita dall’Isis.
Tutti possono imparare da tutti
Il carnet di eventi in programma per l’edizione 2015 del Festival Internazionale del Giornalismo è estremamente ricco e propone più di 200 eventi tra incontri dibattito, interviste, presentazioni di libri, workshop e serate teatrali, 600 speaker da 34 paesi diversi, tutto rigorosamente a ingresso libero. Lo slogan di questa edizione è: #ijf15 everybody learning from everybody else. Tutti possono imparare da tutti.
Nel programma della manifestazione, anche il ruolo dei talk show in Italia, il giornalismo vissuto dai freelance, Mafia Capitale e Tangentopoli, le sfide del fact checking, il ruolo dei social media nell’informazione, l’emergenza ambientale: nord e sud Italia a confronto, media e calcio, realtà virtuale applicata al giornalismo, crowdfunding, tech vs journalism.
Tantissimi ospiti internazionali
Tra gli ospiti stranieri ci sarà il fondatore di Blendle, Alexander Klopping: il suo è un sistema olandese per il giornalismo basato sul modello di iTunes e supportato dal New York Times e dall’editore tedesco Axel Springer. Saranno presenti anche George Brock, professore di giornalismo alla City University di Londra e autore del libro ‘Out of Print’, Anabel Hernandez tra le più note giornaliste investigative messicane, Awal Bakare, co-fondatore e ad di Ebola Alert, Ignacio Escolar, fondatore e direttore di eldiario.es, dove e’ autore di escolar.net, il più seguito blog politico spagnolo.
Al festival anche Khalid Albaih il vignettista sudanese divenuto un artista della rivoluzione grazie ai suoi disegni di forte impatto politico postati su Facebook nelle prime fasi delle proteste della Primavera araba; Hassan Hassan analista ed editorialista, ospite del festival con ‘Isis: Inside The Army of Terror’ di cui è co-autore; e il fondatore e ad di Change.org Ben Rattray, in un incontro sul futuro dei movimenti sociali, tra l’attivismo online e i media.
Ijf15talk
Nel ricco programma sono stati inseriti anche dei talk show: gli ijf15talk saranno di scena al Teatro della sapienza e vedranno alternarsi sul palco, di volta in volta, 5 protagonisti tra cui Peter Cunliffe-Jones, direttore esecutivo di Africa Check, la prima organizzazione di fact checking africana, Gregor Aisch, esperto in visualizzazione dati, graphics editor al New York Times, Dan Pacheco tra i maggiori esperti mondiali di virtual reality applicata al giornalismo, Raju Narisetti vicepresidente senior e vicecapo delle strategie di News Corp., Abdulemam Ali blogger di Global Voices che scrive di diritti umani e attualità e Jillian York responsabile per la libertà di espressione internazionale all’Electronic Frontier Foundation.
L’Italia ed il giornalismo
Sono moltissimi gli tanti ospiti italiani annunciati per la 9^ edizione del Festival: l’editorialista del Giornale Vittorio Feltri, il presidente Ipsos Nando Pagnoncelli, il portavoce del presidente del Consiglio, Filippo Sensi, il fondatore de ‘Il Foglio’ Giuliano Ferrara, Enrico Mentana, direttore del Tg La7, Massimo Russo direttore di Wired, Alessandro Baricco preside e fondatore della scuola Holden, ed ancora la presidente della Camera dei deputati Laura Boldrini, Erri De Luca, Riccardo Iacona, Augusto Minzolini, Corrado Formigli, Beppe Severgnini, Walter Veltroni, Filippo Facci, Fulvio Abbate, Pietrangelo Buttafuoco. Giornalisti, scrittori, politici e non solo, tra i protagonisti di questa IX edizione anche la presidente di Emergency Cecilia Strada e il fotografo Oliviero Toscani, con due interviste condotte da David Parenzo sulla libertà di espressione. Niccolò Ammaniti, per la prima volta nella veste di regista, sarà a Perugia con il suo documentario-reportage dall’india ‘The Good Life’, sul palco del Teatro Morlacchi insieme a Giovanna Zucconi. Così come già accaduto in passato, anche quest’anno, il Teatro Morlacchi ospita in anteprima nazionale, per la serata conclusiva del festival, lo spettacolo di Marco Travaglio ‘Slurp’.