“La chiusura del Giornale della Toscana non può tradursi in un definitivo impoverimento del pluralismo dell’informazione a Firenze e nella Regione. Ma nemmeno all’assimilazione della condizione dei lavoratori tutti alle eventuali gestioni che non sono state in grado di tenere la barca aziendale entro i canoni abilitanti al sostegno pubblico per l’editoria in cooperativa”. Lo afferma la Federazione nazionale della stampa in una nota nella quale sostiene anche che “la Fnsi resta accanto all’Associazione della Stampa Toscana e ai giornalisti della testata nell’impegno ad assicurare solidarietà operosa per i colleghi e per incoraggiare ogni azione trasparente che possa portare la ripresa delle pubblicazioni”. “I giornalisti e i lavoratori – conclude la Fnsi – stanno pagando un duro prezzo (con 13 mesi di stipendio non pagati) e ad essi, alla loro professionalità e alla loro abnegazione, va riconosciuto il leale impegno – finché è stato possibile – a non far mancare una voce del pluralismo dell’informazione in Toscana”.
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