C’è maretta a Radio Rai, i giornalisti scioperano contro l’ipotesi di smembrare la redazione del Giornale Radio Rai. L’idea, stando a quanto contestato dai cronisti radiofonici, sarebbe quella di “strappare” sport e Gr Parlamento all’attuale redazione. Usigrai è scesa in campo con veemenza e in una nota ha diffusamente spiegato le ragioni dello sciopero di ieri: “Radio Rai in cento anni di vita ha raccontato la storia del nostro Paese, entrandone a far parte. La redazione del Giornale Radio Rai è in sciopero. Le giornaliste e i giornalisti protestano contro l’obiettivo dell’azienda di accorpare la redazione sportiva a Rai Sport e Gr Parlamento a Rai Parlamento”. Per il sindacato si tratta di “un’idea completamente sbagliata che non tiene conto delle differenze di linguaggio, oltre che tecniche, tra radio e tv. Un progetto che avrebbe come unico risultato quello di impoverire Radio Rai”. Per Usigrai, inoltre, c’è da sottolineare che quello avviato sarebbe “un percorso che la Rai ha avviato senza alcun confronto preventivo con l’Usigrai che sarà sempre al fianco delle giornaliste e dei giornalisti della Radio”.
Il comitato di redazione del Giornale Radio Rai ha deplorato il fatto che “la Rai” abbia “costituito un team con l’obiettivo di togliere a RadioRai la redazione sportiva e quella di Gr Parlamento, che sarebbero integrate rispettivamente a RaiSport e RaiParlamento, senza tenere conto dell’unicità del linguaggio radiofonico e della nostra storia”. Per i giornalisti: “Proprio mentre si celebrano i cento anni della Radio, si progetta di toglierle componenti fondamentali del palinsesto. Importanti, inoltre, per la nostra funzione di servizio pubblico”. La richiesta è conseguenziale: “La redazione del Giornale Radio chiede all’azienda di tornare sui suoi passi e di accantonare un progetto del quale non capiamo la ragione e di cui non conosciamo le modalità. E al riguardo non abbiamo avuto risposte nell’unico incontro avuto con l’azienda”.