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GIORNALE DI TOSCANA. LE REAZIONI POLITICHE

“Dopo il Nuovo Corriere di Firenze sparisce dal panorama giornalistico fiorentino anche Il Giornale della Toscana che da oggi non e’ piu’ in edicola, ed indubbiamente tutto cio’ non va certo a vantaggio del pluralismo nell’informazione”. Lo afferma Marco Cordone, capogruppo Lega Nord alla Provincia di Firenze.

“Esprimo forte solidarieta’ a tutti i lavoratori del Giornale della Toscana che pur senza stipendio hanno fatto salti mortali per far uscire il quotidiano negli ultimi due anni. Come politico di opposizione che crede veramente nella pluralita’ delle voci democratiche – ha aggiunto Cordone – penso che dovremmo riflettere tutti insieme su quello che dovrebbe rappresentare il pluralismo nell’informazione e spero che su questi temi si apra un dibattito nel mondo istituzionale”.
“Ancora una volta sono a portare la mia solidarieta’ ad una nuova testata che chiude con la stessa amarezza di sempre. Oggi non e’ andato in stampa il Giornale della Toscana e l’ipotesi di non trovarlo piu’ in edicola e’ tutt’altro che remota”. Questo il commento di Marta Gazzarri, capogruppo regionale dell’Idv sullo stop alle uscite del “Giornale della Toscana”.

“Come le altre volte – ha continuato la capogruppo Idv – la comunicazione della chiusura non e’ stata preceduta da nessun confronto sindacale, da nessun messaggio ai cronisti, da nessun tavolo per decidere eventuali ammortizzatori sociali. Un atteggiamento inaccettabile che lede la professionalita’ dei dipendenti ed offende chi, per mesi, ha continuato a lavorare senza ricevere lo stipendio”.

“Il duro bilancio della chiusura delle testate del Nuovo Corriere di Firenze e de Il Giornale della Toscana (due in un solo anno) e’ un dato preoccupante, specie se unito alle ben note difficolta’ in cui versano molte testate ed emittenti televisive e radiofoniche locali. In gioco c’e’ la liberta’ di stampa, quell’importante pluralita’ di voi indispensabile per un’informazione trasparente ed obiettiva”, conclude Gazzarri.
“Il venir meno di una voce libera ed autorevole come quella del Giornale della Toscana impoverisce il panorama dell’informazione regionale e indebolisce il pluralismo di cui c’e’ tanto bisogno specialmente in una fase cosi’ complessa e tormentata della vita regionale e nazionale”. Lo afferma Alberto Magnolfi, presidente del gruppo Pdl nel Consiglio regionale.

“Vogliamo credere che la vicenda possa riaprirsi a futuri e meno negativi sviluppi, mentre siamo vicini con un senso di forte partecipazione e con sentimenti di amicizia e solidarieta’ ai giornalisti e a tutti i collaboratori del Giornale della Toscana che stanno vivendo ore di comprensibile preoccupazione”, aggiunge Magnolfi.
“Il Giornale della Toscana deve continuare a far sentire la sua voce, seppur così lontana dal nostro modo di vedere la realtà e la società. Si tratta di un’ennesima pagina nera per l’informazione toscana, già da tempo investita da una crisi pesantissima, che ha colpito giornali, radio e televisioni. Da parte del gruppo Pd Regione Toscana c’è la piena solidarietà a giornalisti e poligrafici, che si sono ritrovati improvvisamente senza lavoro. Deve ripartire la trattativa perché dopo 13 mesi di arretrati non si possono licenziare tutti i lavoratori senza neanche valutare un idoneo utilizzo di ammortizzatori sociali”. dichiara il capogruppo Pd della Regione Toscana Vittorio Bugli .

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