L’informazione locale continua a subire i colpi della crisi e di alcune scelte aziendali particolarmente dolorose. Stavolta a farne le spese è il Giornale dell’Umbria, il cui comitato di redazione ha lanciato un comunicato stampa per raccontare quanto sta accadendo: “A nome di tutto il personale giornalistico della testata, esprime rammarico e contrarietà per la decisione, attuata nel giro di pochissimi giorni, da parte dell’azienda di risolvere il rapporto di lavoro con una decina di preziosi collaboratori del giornale, alcuni dei quali veri e propri punti di riferimento da anni nel territorio regionale. Anche questa dolorosa scelta aziendale riteniamo dovrà essere tema di confronto nel tavolo già convocato tra l’azienda stessa, il Cdr e il sindacato”.
La situazione dei cronisti del Giornale dell’Umbria ha suscitato subito reazioni sul territorio.
L’Ordine regionale dei giornalisti invita la presidente Catiuscia Marini ad intervenire nella vicenda del Giornale dell’Umbria ed annuncia l’istituzione di un Osservatorio a tutela della dignità umana e professionale dei giornalisti umbri. L’Odg afferma, in particolare, in una sua nota, che “vigilerà, a tutela delle prerogative professionali e dei diritti imprescindibili dei colleghi interessati, sulle più recenti modalità di gestione del Giornale dell’Umbria, testata attraversata da una ristrutturazione le cui dinamiche, unitamente ai conseguenti effetti, vanno a incidere in maniera fortemente negativa sull’intero sistema della comunicazione umbra”.
Nella nota, il presidente dell’Ordine dei giornalisi dell’Umbria, Roberto Conticelli, invita le istituzioni regionali a valutare la possibilità di un intervento diretto “a difesa di cronisti costretti con la brutalità di una comunicazione via e-mail ad abbandonare un’occupazione giornalistica che era tale da anni sia pure con gli attuali e totalmente inadeguati livelli retributivi”.
La presidente dell’Associazione stampa umbra, Marta Cicci, sottolinea che “la comunicazione, via mail, della cessazione del rapporto di collaborazione di circa dieci colleghi/e della testata del Giornale dell’Umbria rappresenta un ulteriore capitolo di una brutta vicenda che scarica sui giornalisti tutte le contraddizioni e le ambiguità di un gestione societaria ed editoriale sempre più incomprensibile e contraddittoria”. La nota dell’Asu sottolinea che il provvedimento di queste ore arriva dopo ripetute, insoddisfacenti, interlocuzioni tra azienda e Cdr e alla vigilia, il 5 novembre, dell’incontro più volte sollecitato dal sindacato dei giornalisti umbri con l’amministratore delegato.
“I tempi e le modalità di passaggio di proprietà del giornale, oltre che scelte di riorganizzazione e programmi editoriali quantomeno discutibili, mai formalmente comunicati come prevede il contratto al Cdr, hanno prodotto un clima di fondata preoccupazione per il futuro lavorativo tra i colleghi e per il mantenimento della stessa azienda editoriale”, si legge ancora nella nota. La presidente Cicci si augura che l’incontro con l’azienda possa dare esiti positivi, ma sottolinea: “Quello che è certo è che non ci saranno sconti per chi ha inteso o intende portare avanti azioni di qualsiasi tipo giocando fuori dalle regole e facendolo sulla pelle dei lavoratori”.
Cgil e Slc Cgil umbre sostengono la linea dell’Assostampa ed esprimono forte preoccupazione per la situazione dell’azienda editoriale Giornale dell’Umbria: “solidarietà ai giornalisti collaboratori della testata che sono stati licenziati via email, modalità del tutto inaccettabile e non rispettosa della dignità dei lavoratori stessi”. La Cgil afferma che sarà “al fianco dei lavoratori in questa vertenza, pronta a sostenere le iniziative che si renderanno necessarie al fine di difendere i diritti dei lavoratori e il futuro di un’importante azienda del sistema dell’informazione locale”.
Anche la politica non si tira indietro di fronte alla notizia del licenziamento dei giornalisti del Giornale dell’Umbria. La presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, esprime solidarietà a giornalisti e collaboratori del Giornale dell’Umbria “ai quali la proprietà ha comunicato, con una modalità alquanto inusuale, la cessazione del loro rapporto di collaborazione”. Marini riconosce quindi le difficoltà affrontate dal Cdr che è impegnato da giorni “in un difficile confronto con la nuova proprietà del giornale, al fine di salvaguardare l’insostituibile ruolo del quotidiano nel panorama editoriale regionale, l’autonomia dei giornalisti e le loro prerogative professionali”.
“Non nascondo le mie preoccupazioni”, afferma ancora la presidente della Regione, “per i rischi di impoverimento dell’informazione nella nostra regione, sia in riferimento alle vicende di questa testata, sia anche per una grave crisi che sta da tempo investendo la carta stampata, come il sistema radiotelevisivo locale nel suo complesso. Crisi che mette a rischio posti di lavoro e la tenuta del sistema regionale della comunicazione, a danno di un imprescindibile pluralismo dell’informazione e, quindi, della democrazia del diritto dei cittadini ad essere informati”, conclude Marini assicurando che la Regione sarà vicina e attenta al futuro del Giornale dell’Umbria e cercherà di dare il via ad azioni concrete per contribuire a sostenere gli operatori dell’informazione e salvaguardare la loro funzione.
Di fronte a questa mobilitazione il Cdr del giornale ringrazia tutti coloro che hanno espresso sostegno alla redazione: “In questo complicato momento per il Giornale dell’Umbria e per i suoi dipendenti, il comitato di redazione del GdU a nome di tutti i giornalisti e i colleghi della testata, desidera esprimere il suo apprezzamento per gli interventi pubblici che, tempestivamente, hanno posto in essere l’Ordine dei giornalisti dell’Umbria e l’Associazione stampa umbra a tutela della dignità e professionalità dei lavoratori. Un grazie, naturalmente, alla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, per la sua netta e importante dichiarazione in merito. Sono tutti segnali di grande significato nella speranza che la vertenza in atto possa presto approdare su sponde più ragionevoli e costruttive”.
John Elkann ha intenzione di vendere Repubblica. E con l’eventuale cessione del quotidiano, Gedi verrebbe…
I governi vanno ritenuti responsabili delle morti dei giornalisti: lo afferma l’Ifj, la Federazione internazionale…
Il Papa vuole che si cominci a fare la pace partendo dalla comunicazione, dall’informazione, dal…
Il comitato di redazione di Askanews “chiama” il sottosegretario Alberto Barachini. I giornalisti dell’agenzia di…
Anche i pubblicitari si oppongono alla web tax: Federpubblicità snocciola numeri, dati e cifre per…
La manovra non piace agli editori perché non c’è “niente per il libro”. E l’Aie…