Mario Giordano è stato sanzionato per le frasi pronunciate da Vittorio Feltri nel corso della sua trasmissione “Fuori dal Coro”. Si tratta della polemica sulle dichiarazioni che il direttore di Libero sulla, per lui, “inferiorità” dei meridionali.
Ora Giordano ha scritto un lungo articolo pubblicato da La Verità in cui ha scritto: “L’Ordine dei giornalisti che, in teoria, dovrebbe battersi per la libertà di espressione, in ogni sua forma e modalità, scende invece in campo per dispensare censure, mettendo il bavaglio a chi esce dal sentiero del politicamente corretto. La mia colpa, infatti, sarebbe quella di aver dato spazio nella trasmissione che conduco su Rete4 a Vittorio Feltri. Il reato gravissimo che si configura, quasi una novità assoluta per il diritto internazionale, è quello di «incauta ospitata». Mentre lo scrivo rido per non piangere”.
Dunque ha aggiunto: “Già l’Ordine dei giornalisti che censura un giornalista è una follia. Ma l’Ordine dei giornalisti che censura un giornalista soltanto perché ha osato dare la parola a un altro giornalista (iscritto per anni all’Ordine dei giornalisti e direttore di molti giornalisti) è roba da chiamare subito l’ambulanza, sperando nella rapida riapertura dei manicomi”.
E ancora: “Dal che deduco l’idea di giornalismo che sorregge l’Ordine dei giornalisti: una minestrina riscaldata in cui tutti ripetano a pappagallo le parole d’ordine del politicamente corretto. Guai a uscire dal seminato. Guai ad andare controcorrente. Guai ad avere opinioni forti. Per l’amor del cielo, Feltri può piacere o no, e come ognuno di noi ha tanti pregi e pure qualche difetto. Ma accidenti: ha fondato giornali, li ha diretti con successo, ha segnato con i suoi titoli la storia del Paese e di questa professione, ha assunto e dato lavoro a centinaia di cronisti (compreso il sottoscritto)”.
Infine ha concluso: “Pensavo poco fa che, dopo il matrimonio e la nascita dei figli, ho sempre considerato come giorno più bello della mia vita quello in cui ho ottenuto il tesserino bordeaux da professionista. Ricordo che telefonai a mio padre piangendo di gioia. Ne sono sempre andato orgoglioso. Ma ora mi domando se abbia ancora un senso. In questi ultimi tempi molti dei ragazzi della mia trasmissione che vanno in giro a raccontare pezzi di realtà dimenticati da tutti sono stati aggrediti, minacciati, insultati. Mai una volta ho sentito una persona dell’Ordine spendere una parola per difenderli. Ora però scendono in campo per censurarmi per aver ospitato Feltri. E quel tesserino viene voglia di stracciarlo anche a me”.
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