Una vera e propria denuncia quella di Gino Paoli e contenuta in una lettera indirizzata ai presidenti di Camera e Senato Boldrini e Grasso. Il cantautore ligure, a nome della Siae di cui è presidente, ritiene paradossale non coinvolgere la Società degli autori e degli editori nel convegno su libertà di informazione e diritto d’autore organizzato per domani 14 novembre a Palazzo Giustiniani dal titolo “La liberta’ di informazione che vorremmo, quella che abbiamo e quella che rischiamo di non avere”. “Mi spiace notare che una sessione del genere, vista la delicatezza dell’argomento, non preveda la presenza di rappresentanti della Siae, l’ente pubblico designato dalla legge a tutelare proprio il diritto d’autore”. “Non comprendo quindi – continua Paoli – le ragioni per le quali né gli organizzatori del convegno né il Senato e la Camera, nel momento in cui hanno deciso di ospitare e patrocinare l’iniziativa, non abbiano ritenuto opportuno e necessario coinvolgerla”. Certo, sottolinea il presidente Siae, ”sarebbe paradossale, e le SS. VV. converranno con me, che una discussione basata sulla libertà avvenga nel presupposto della negazione della possibilità per alcuni (gli autori) di rappresentare la loro opinione. Sono in ogni caso sicuro che, pur nell’oblio e nella privazione a noi riservata anche solo del diritto di parola, le SS.VV. saranno in grado di rappresentare che accanto all’art. 19 della dichiarazione dei diritti dell’uomo vi è anche l’art. 27 a mente del quale “Ogni individuo ha diritto alla protezione degli interessi morali e materiali derivanti da ogni produzione scientifica, letteraria e artistica di cui egli sia autore””. Il convegno è promosso da Ossigeno per l’Informazione e da Open Media Coalition.