Massimo Giletti vive sotto scorta da due settimane. La notizia è stata diffusa nelle scorse ore. Il provvedimento si sarebbe reso necessario dopo le minacce che gli sarebbero state rivolte dal boss Graviano. Per il giornalista e conduttore di “Non è l’Arena” su La7, intervistato su Repubblica, è un problema dovuto al fatto che siano sempre di meno i cronisti che si occupino di inchiesta. “Mi hanno lasciato solo, ecco perché è finita così. Se fossimo stati in tanti ad affrontare con forza questi argomenti, non sarei diventato un obiettivo. Pago il fatto di essere stato solo”.
A Giletti è piovuta addosso la solidarietà della politica. Giorgia Meloni ha scritto su Facebook: “Solidarietà a Massimo Giletti, ora sotto scorta, dopo essere stato minacciato da un boss mafioso per le sue inchieste sulle scarcerazioni. Coraggio Massimo, siamo con te”. Il sindaco di Roma Virginia Raggi ha postato su Twitter: “”Solidarietà a Massimo Giletti a cui e’ stata assegnata la scorta per le minacce ricevute dal boss Filippo Graviano. Non abbassiamo lo sguardo davanti a mafia e criminalità. Avanti a testa alta”. Gianfranco Librandi (Iv) ha espresso la sua vicinanza: “Giletti ha continuato anche su La7 a fare inchieste e mandare in onda pezzo di verità del nostro Paese. Da quasi due settimane si può spostare solo sotto scorta. Vogliamo fargli sentire la nostra vicinanza umana e politicamente lo invitiamo ad andare avanti. Perché la verità sta sempre alla base di ogni cosa”.
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