Categories: Editoria

GHIONNI (FIPED): “IL PLURALISMO È UN PRINCIPIO TUTELATO DALLA COSTITUZIONE”

La F.I.P.E.D. , attraverso il suo Presidente Enzo Ghionni, condivide le perplessità dell’Ambasciatore Boris Bianchieri, presidente della F.I.E.G.

Una riforma della disciplina del settore editoriale, alla luce delle innovazioni tecnologche e di prodotto è indiscutibile, quindi auspicabile e necessaria. iIn questa prospettiva il testo presentato al Consiglio dei Ministri dal Sottosegretario con delega all’editoria, On. Ricky Franco Levi, va visto come un momento centrale. Non per i contenuti del testo, soprattutto per l’opportunità che si offre al Parlamento di discutere su un tema di sua esclusiva competenza. Per questo occorre apprezzare lo sforzo del sottosegretario. Ma proprio in presenza di un testo organico che a breve verrà presentato in Parlamento, ogni intervento in finanziaria o nei decreti collegati non solo è censurabile, ma è inaccettabile.

Il pluralismo è un principio tutelato dalla Costituzione; non ha niente a che fare con le finanziarie; e va discusso in Parlamento, luogo deputato a comporre le istanze delle minoranze e delle minoranze delle minoranze. Non può essere imposto alle Camere dagli esecutivi, ricorrendo a voti di fiducia su maxiemendamenti. Sono i principi basilari della Costituzione e dei successivi dibattiti, anche in sede internazionale, sul pluralismo e sulla tutela delle diversità.

Gli interventi che si sono succeduti nel corso degli anni nelle finanziarie e nei decreti legge hanno creato un impianto legislativo farraginoso e privo di ogni carattere organico. Proprio in questa prospettiva la F.I.P.Ed. ritiene che il confronto in Parlamento sul Disegno di Legge Levi possa finalmente offrire l’opportunità di una migliore, più organica e attuale interpretazione legislativa del mondo dell’editoria che, dalla prima legge di sistema ha subito trasformazioni epocali. Pertanto la F.I.P.Ed. si augura che il dibattito sul questo tema, seppure serrato, possa portare ad una nuova legge in tempi brevi. E’ il settore che lo richiede.

Il pluralismo non può essere emendato.

La copertura dei fabbisogni dell’editoria non sono una facoltà, ma un impegno che il Governo ha nei confronti del Paese.

editoriatv

Recent Posts

Circolare n. 56 del 23/12/2024 – Comunicazione annuale all’AGCOM per le imprese richiedenti i contributi all’editoria

Ricordiamo che entro il prossimo 31 gennaio 2025, le imprese editrici di testate che accedono…

3 giorni ago

Il garante privacy stanga OpenAi: 15 milioni per ChatGpt

Il Garante per la privacy sanziona ChatGpt: per Sam Altman e la sua Open Ai…

5 giorni ago

La pubblicità di Google vola, il settore muore

La notizia è passata, come spesso accade, quasi in sottofondo. In Italia Google è il…

6 giorni ago

Usigrai contro il piano esodo Rai: “Avviare un confronto col sindacato”

Usigrai torna ad alzare la voce e lo fa sul piano di incentivazione all’esodo promosso…

6 giorni ago

Santanché vende Visibilia: l’annuncio de Il Giornale

Il gruppo Visibilia passa di mano: lo ha annunciato Il Giornale, ieri sera, nell’edizione online…

1 settimana ago

Google vale tre volte Rcs: quanto vale il digitale nel Sic, i conti Agcom

La voce ricavi di Google “vale” tre volte quella di Rcs-Cairo Communications, cinque volte Gedi.…

1 settimana ago