GHIGLIANI A LA7 OBIETTIVO TAGLIARE I COSTI

0
717

In realtà si tratta della promozione di risorse interne, in attesa di trovare un compratore per la qualitativa, ma dispendiosa, rete televisiva «La7».
E quindi, come previsto, Giovanni Stella, autore dei notevoli investimenti che hanno certamente potenziato i programmi, ma anche fatto salire i costi di programmazione della rete, si è dimesso dal consiglio di Ti Media, lasciando il posto a Marco Ghigliani, già direttore generale. Quanto al presidente, Severino Salvemini, è stato indicato anche come numero uno di «La7», sempre al posto del dimissionario Stella.
Il nuovo ad ha comunque già un mandato chiaro: contenere i costi in vista «del percorso prospettico di gestione coerentemente con le nuove necessità dal settore televisivo». Il consiglio, dunque, sulla base delle prime evidenze dei risultati consolidati a novembre, che confermano il trend negativo già evidenziato a settembre, ha dato mandato al management di elaborare un piano mirato al miglioramento della situazione economico finanziaria con l’obiettivo di tagliare i costi. Al cda è stata anche presentata una relazione con un aggiornamento sul processo di dismissione di Ti Media in corso.
Su questo fronte ancora non c’è chiarezza, ma è evidente che le offerte presentate non hanno soddisfatto i vertici della controllante Telecom, che pure tanto avevano investito per cercare di migliorare il prodotto televisivo e la raccolta pubblicitaria. In lizza per l’acquisto sono rimasti due pretendenti: il fondo Clessidra di Claudio Sposito con l’Equinox di Salvatore Mancuso, che avrebbero offerto 300 milioni di euro.
L’altro pretendente, per la sola tv «La7», è Cairo Communication che raccoglie la pubblicità della rete. Nei primi nove mesi «La7» ha registrato risultati in calo, ma con pubblicità in crescita del 6,6% in controtendenza rispetto al mercato che è sceso del 10,9%. In compenso, sono aumentate le perdite con un rosso che si attesta a 53,8 milioni rispetto ai -38,9 milioni di un anno fa. I ricavi hanno accusato una contrazione a 160,7 milioni dai 169,6 milioni di euro precedenti. Intanto, Franco Bernabé, presidente di Telecom Italia, è stato confermato per un altro biennio al vertice dell’associazione Gsma che comprende circa 800 gestori di telefonia mobile nel mondo.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome