Categories: TLC-ICT

La truffa dell’899: 15 euro spillati al cliente per 5 secondi di chiamata

15 euro spillati al cliente per 5 secondi di chiamata al numero 899. Si tratterebbe di una truffa del valore di milioni di euro messa in atto da operatori di telefonia, centri servizi e fornitori di contenuti.

In un periodo in cui si parla molto di truffe telefoniche legate all’attivazione di servizi premium indesiderati il procedimento giudiziario reso noto dal “Corriere della Sera” è di grande attualità. E’ venuta infatti alla luce una maxi truffa del valore di milioni di euro, che coinvolgerebbe operatori telefonici, centri di servizi e fornitori di contenuti. Di che si tratta? L’utente riceveva un messaggio in cui veniva detto di contattare urgentemente il numero 899. Dopo 5 secondi dall’avvio della chiamata scattava la truffa: all’utente venivano addebitati 15 euro. Telecom nega il proprio coinvolgimento, ma dichiarazioni del legale di Gestel, centro servizi coinvolto nell’inchiesta, affermano il contrario. Le numerazioni a valore aggiunto sono vendute dal Governo agli Operatori, che a loro volta le rivendono ai Centri Servizi, i quali sfruttano il diritto di numerazione. Al resto provvedono i fornitori di contenuti. In questo valzer di transazioni è molto difficile stabilire il grado di colpevolezza dei soggetti coinvolti.
Negli ultimi mesi si è parlato molto del click jacking, la pratica con cui operatori telefonici e fornitori di contenuti truffano gli utenti con l’attivazione, attraverso link, di servizi premium indesiderati. La dinamica standard è la seguente: l’utente, navigando in Internet o utilizzando applicazioni, clicca su banner pubblicitari che attivano con omissione di preavviso il servizio a sovrapprezzo. I contenuti premium, giochi, suonerie e quant’altro, sono gestiti da società terze. Tutto questo, secondo associazioni di consumatori, avviene perché gli operatori facilitano i raggiri da parte delle società terze per condividere i soldi sborsati dagli utenti. L’Agcom è intervenuta sul tema con una delibera che si prefigge di dare maggiori tutele agli utenti. Le misure proposte sono la digitazione del numero in tempo reale come condizione per l’attivazione degli addebiti e la trasformazione del codice di migrazione in codice di trasferimento. Il codice di migrazione è necessario per la portabilità del numero del cliente. Il cambio di dizione serve principalmente a rendere questo strumento più conoscibile agli utenti intenzionati a cambiare operatore.

Recent Posts

Circolare n. 56 del 23/12/2024 – Comunicazione annuale all’AGCOM per le imprese richiedenti i contributi all’editoria

Ricordiamo che entro il prossimo 31 gennaio 2025, le imprese editrici di testate che accedono…

7 ore ago

Il garante privacy stanga OpenAi: 15 milioni per ChatGpt

Il Garante per la privacy sanziona ChatGpt: per Sam Altman e la sua Open Ai…

2 giorni ago

La pubblicità di Google vola, il settore muore

La notizia è passata, come spesso accade, quasi in sottofondo. In Italia Google è il…

3 giorni ago

Usigrai contro il piano esodo Rai: “Avviare un confronto col sindacato”

Usigrai torna ad alzare la voce e lo fa sul piano di incentivazione all’esodo promosso…

3 giorni ago

Santanché vende Visibilia: l’annuncio de Il Giornale

Il gruppo Visibilia passa di mano: lo ha annunciato Il Giornale, ieri sera, nell’edizione online…

4 giorni ago

Google vale tre volte Rcs: quanto vale il digitale nel Sic, i conti Agcom

La voce ricavi di Google “vale” tre volte quella di Rcs-Cairo Communications, cinque volte Gedi.…

4 giorni ago