“Nel settore televisivo il governo Berlusconi ha sistemato una vera e propria bomba a orologeria. I cui pezzi, ultimo ma non ultimo il richiamo dell’Ue, stanno via via esplodendo a danno del settore”. Paolo Gentiloni (nella foto), ministro delle Comunicazioni, in un’intervista al Messaggero denuncia gli errori commessi dal precedente governo nel settore tv e si augura che i suoi ddl vengano presto approvati. “Spero che tutti capiscano quanto è urgente approvare la nuova legge sulle tv in discussione alla Camera”.
La bocciatura della legge Gasparri da parte di Bruxelles per il ministro significa che “ora tocca a noi fare gli esattori per conto dell’Ue verso le tv che hanno goduto di quei benefici”, ma ribadisce che non unificherà i due provvedimenti di riforma del sistema e riforma della Rai. “Sono due temi distinti”, spiega.
Secondo Gentiloni oltre che sulla concentrazione delle frequenze è necessario intervenire sulla pubblicità: “Sulle tv generaliste c’è un enorme numero di spot venduti a prezzi bassissimi. Il ddl (che prevede un limite del 45%, ndr) così aiuta anche la carta stampata oggi penalizzata”. Infine il ministro si augura che il ddl sul riassetto del sistema ottenga il via libera di almeno una Camera entro l’autunno: “Non voglio dettare calendari – precisa – dico solo: acceleriamo anche per evitare sanzioni dai tribunali europei”. (Apcom)
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