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GENTILONI, GOVERNO DESTINI VECCHIE FREQUENZE ANALOGICHE A INTERNET

”L’Italia a differenza di gran parte dei paese europei non ha ancora deciso di destinare ai nuovi servizi di telecomunicazioni una parte delle frequenze liberate nel passaggio alla tv digitale. La risposta del ministro Vito alla nostra interrogazione durante il question time conferma le preoccupazioni che avevamo: il governo sta sottovalutando l’importanza degli investimenti su internet che hanno anche un potere moltiplicativo sull’occupazione. Il governo Berlusconi e’ un governo troppo televisivo”.

Lo ha detto Paolo Gentiloni, deputato Pd in commissione Trasporti della Camera durante il question time oggi nell’Aula di Montecitorio.

”In Germania – ha proseguito Gentiloni -, la gara che si è conclusa la settimana scorsa per assegnare alla telefonia mobile il ‘dividendo di spettro’ liberato dal passaggio della tv al digitale, si è conclusa assicurando alle casse 4,4 mld di euro. In tempi di crisi è dunque molto importante fare questo passaggio sia per le entrate delle casse dello Stato che per le ricadute positive sull’occupazione. Nel nostro Paese le vecchie frequenze liberate dal passaggio al digitale rimarranno ai vecchi editori. Questa scelta del governo Berlusconi di difendere il vecchio club televisivo impedisce allo Stato un introito paragonabile a quello di misure come il blocco degli stipendi pubblici oppure l’ennesimo condono edilizio. La conferma di un uso televisivo di tutte le frequenze mette in fine a rischio i collegamenti in banda larga dalle reti mobili, collegamenti sempre piu’ preziosi vista la diffusione degli smartphone e degli iPad”.

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