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“Gemelline si picchiano in video”, la famiglia si difende. TikTok di nuovo nel mirino

TikTok è sempre al centro delle polemiche. I contenuti e i rischi legati all’utilizzo del web e dei social in generale sembrano essersi, negli ultimi tempi, “concentrati” proprio sulla piattaforma cinese. Dalle challenge che sono costate la vita ad alcuni ragazzini fino all’ultimo caso che ha letteralmente sconvolto l’opinione pubblica in Campania. In alcuni video postati sul popolare social, c’erano due gemelline incitate a picchiarsi tra di loro da due voci che sono state individuate da quelli che potrebbero essere i loro stessi genitori.
Sul caso, che ha sollevato un vespaio di polemiche, è arrivata la richiesta alla polizia postale da parte del Corecom Campania di aprire un’inchiesta. In una nota, il presidente Domenico Falco ha spiegato: “Il video virale pubblicato su Tik Tok che riprende bimbe incitate dai genitori a picchiarsi è indegno e pericoloso. Non solo si veicolano ai figli messaggi sbagliati, ma lo si fa diffondendo contenuti diseducativi ad una platea immensa. Un duplice errore che purtroppo è ormai all’ordine del giorno. Occorre una riflessione seria e approfondita sull’utilizzo errato dei social, uno strumento potentissimo, ma spesso nelle mani sbagliate. E in particolare Tik Tok merita un’attenzione particolare, diventato palcoscenico di scene disumane, mezzo di divulgazione di pratiche illegali e violente”.
Quindi ha aggiunto: “Chiederò alla Polizia Postale di indagare per risalire agli autori di questo video ignobile. Dobbiamo tutelare i minori, protagonisti loro malgrado, e lanciare un messaggio forte a tutti coloro che intendono replicare simili azioni. Devono essere consapevoli dei danni incalcolabili che arrecano ai figli. Al tempo stesso, è importante che sappiano della presenza delle forze dell’ordine anche sul web e che le stesse sono in grado di risalire alla loro identità e procedere con le denunce del caso. Mi auguro che questo episodio sia trattato dagli organi competenti con la dovuta severità”.
Sull’episodio è giunta, però, anche la versione chiarificatrice da parte della famiglia. Letteralmente subissati di messaggi e di critiche, i parenti delle bambine – tra cui la madre – si sono trovati costretti a chiedere scusa specificando che dietro quelle immagini non c’era altro che uno scherzo, un innocente gioco rigidamente supervisionato in famiglia. E hanno spiegato, in un video, che è stata la reazione montante in rete a trasformare, sul serio, le gemelline in vittime. Come riporta il Riformista, la mamma ha spiegato: “Non abbiamo insegnato la violenza, voi avete visto solo quel video non tutta la loro vita. Da quando sono nate, fino ad oggi che hanno sei anni, le ho cresciute con amore. Se avessi voluto che le mie figlie si picchiassero davvero, sicuramente non avrei condiviso il video”.A parlare è poi la nonna delle due bimbe: “Sono sotto choc per quello che il mondo dei social può fare. Era solo un gioco, le bambine stavano solo scherzando. Siamo pronti a dimostrare quanto le amiamo e come crescono bene con noi. Ci state facendo passare per delle persone che non siamo, ci state facendo stare così male solo per aver fatto uno scherzo. Solo le persone che ci conoscono possono dire quanto amiamo i nostri figli e i nostri nipoti”.

 

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