È ufficiale: Gedi ha ceduto l’Espresso a Bfc Media. L’annuncio è arrivato in una nota. Il gruppo editoriale che fa capo alla famiglia Elkann-Agnelli ha dunque passato la mano e il settimanale diretto, fino a qualche giorno fa, da Marco Damilano passerà alla compagine che edita, tra gli altri, la rivista Forbes e punta allo sviluppo del settore dell’editoria periodica.
Una nota del Gruppo Gedi ha, inoltre, rivendicato la stabilità e la solidità dell’acquirente. Bfc Media, infatti, è per il 51 per cento di proprietà dell’imprenditore napoletano Danilo Iervolino. Già fondatore di Unipegaso, poi ceduta al fondo americano Cvc per una somma pari a circa un miliardo di euro, Iervolino è appena entrato (anche) nel mondo del calcio acquisendo la proprietà della squadra della Salernitana. Che, per l’acquisizione della nuova testata, ha fondato una società ad hoc, la L’Espresso Media srl.
Gedi, come riporta Calcio e Finanza, ha spiegato. “Sotto la nuova proprietà, che fa capo a BFC Media, un gruppo editoriale solido, che ha valorizzato economicamente la testata e che sta puntando sullo sviluppo di riviste periodiche il settimanale L’Espresso potrà trovare maggiore allineamento nella strategia aziendale, rispetto alla direzione evolutiva che il Gruppo Gedi ha intrapreso e sta perseguendo da anni, centrata sull’informazione in real time per il grande pubblico e sullo sviluppo di contenuti digitali e multimediali per i quotidiani e le radio”.
Per il momento, però, Gedi non lascerà “solo” il settimanale. “Per accompagnare la fase di transizione, in base alle intese raggiunte, il settimanale resterà abbinato all’edizione domenicale del quotidiano La Repubblica”. Nell’accordo con Bfc Media rientreranno, oltre al settimanale, anche le Guide de L’Espresso. Adesso si apre la fase più delicata che è quella della transizione.
I giornalisti de L’Espresso avevano già criticata la scelta operata da Gedi relativa alla cessione dello storico settimanale. Per loro, separare L’Espresso da Gedi avrebbe significato la perdita di identità tanto per la testata quanto per il gruppo editoriale del quale ha fatto parte integrante e trainante fin dall’inizio. Proprio contro questa scelta, nonostante l’offerta a rimanere, sono arrivate le dimissioni del direttore Marco Damilano.