Il passaggio di consegne a Gedi tra i De Benedetti e l’Exor di Elkann continua a sollevare reazioni. Tra queste ce n’è una positiva che arriva dal comitato di redazione de La Stampa.
In una nota, il Comitato di redazione de La Stampa “accoglie positivamente le notizie sui nuovi assetti azionari di Gedi che fanno finalmente chiarezza sul nostro gruppo dopo mesi di voci ed indiscrezioni e confida che la nuova proprietà metta a disposizione il prima possibile tutte le risorse necessarie per affrontare e vincere le nuove sfide dell’editoria 5.0”.
E aggiunge: “La redazione, dopo anni di duri sacrifici, ritiene non siano più possibili ulteriori decurtazioni a stipendi ed organici, tagli che potrebbero compromettere definitivamente la qualità del giornale, valore fino ad ora salvato grazie all’impegno e al senso di responsabilità di tutti i suoi giornalisti”.
Quindi lo sguardo al futuro: “Guardiamo ai nuovi assetti societari non come a “una operazione nostalgica” – concordando con quanto peraltro dichiarato dalla nuova proprietà – ma non dimentichiamo le nostre radici e anzi rivendichiamo orgogliosamente il nostro passato, elementi fondamentali per guardare al futuro. La redazione concorda con John Elkann: non servono “suggestioni filantropiche”, ma risorse certe, piani di sviluppo credibili ed un gruppo più coeso e determinato nel perseguire i nuovi obiettivi che verranno individuati”. Perciò la situazione è di collaborazione: “E per quanto riguarda nello specifico la Stampa occorre riprendere la via del confronto e del dialogo all’insegna di corrette e serene relazioni sindacali nel rispetto della nostra storia e della nostra autonomia, unica vera garanzia per un’informazione autorevole e di qualità”.
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