Gazzetta del Sud: “Licenziamenti illegittimi”. La Fnsi: “Revoca subito”.

0
955
Il logo della Federazione nazionale dell stampa

Il logo della Federazione nazionale dell stampa
Il logo della Federazione nazionale dell stampa

La Giunta Esecutiva della Fnsi e la Consulta delle Associazioni Regionali di Stampa, riunite a Roma l’8 maggio 2014, ritengono illegittimo il licenziamento dei giornalisti del quotidiano “Gazzetta del Sud” che non hanno accettato la trasformazione dei loro contratti di lavoro art. 2 e 12 a tempo indeterminato in collaborazioni coordinate e continuative.  Con lettera del 3 marzo 2014, la Società Editrice Sud richiamando il “contratto di solidarietà firmato con la Fnsi a Roma il 18 febbraio scorso” aveva, infatti, chiesto ai giornalisti la disponibilità a “collaborare con un contratto co.co.co a partire dal 1° aprile”. Alla sacrosanta risposta di non disponibilità da parte dei giornalisti, la S.E.S., con lettera del 23 aprile 2014, ha comunicato “la risoluzione al 30 aprile 2014 del rapporto di lavoro” motivandola con “l’accordo sindacale per il contratto di solidarietà difensiva”. Nel sottolineare che nel verbale di accordo per il contratto di solidarietà difensiva, sottoscritto il 18 febbraio 2014, da S.E.S., Fieg, Comitato di redazione, Fnsi, Associazione Siciliana della Stampa e Sindacato Giornalisti della Calabria, non è affatto prevista alcuna ipotesi di licenziamento, la Giunta Esecutiva della Fnsi stigmatizza il comportamento della Società Editrice Siciliana e chiede l’immediata revoca dei licenziamenti.  La Giunta Esecutiva della Fnsi e la Consulta delle Ars colgono l’occasione per ribadire che la linea del sindacato dei giornalisti è di segno opposto a quello maldestramente ventilato dall’azienda, ovvero per la trasformazione di tutti i contratti di collaborazione coordinata e continuativa in collaborazioni fisse articolo 2 del contratto nazionale Fieg-Fnsi, nell’ambito di una più generale politica di inclusione e contrattualizzazione dei colleghi che partecipano alla realizzazione del giornale.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome