Continua la corsa per far tornare in edicola la Gazzetta del Mezzogiorno. Scendono in campo anche gli editori di Fieg. E intanto nelle scorse ore sarebbero emersi imprenditori pronti a garantire la copertura dei costi di stampa e distribuzione del giornale. L’obiettivo è riallacciare la continuità delle pubblicazioni mentre tanto dipenderà dalle pronunce della magistratura e del tribunale barese. Davanti a cui pende la complessa vicenda inerente il fallimento dell’editore del quotidiano pugliese.
Per la Federazione italiana degli editori dei giornali, è necessario che venga assicurata la continuità delle pubblicazioni. E tende la mano ai giornalisti e alle maestranze della Gazzetta del Mezzogiorno. In una nota, il presidente Fieg Andrea Riffeser Monti ha espresso “profonda preoccupazione per la sospensione delle pubblicazioni della Gazzetta del Mezzogiorno, storica testata dell’editoria italiana, dal prossimo 2 agosto”. E ha citato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella che, a fronte della crisi Covid che ha azzannato la stampa ha sottolineato. l’esigenza di agire affinché il processo di ristrutturazione e di riorganizzazione del comparto industriale dei media non veda indebolirsi il loro contributo alla vita democratica del Paese”. Quindi la disponibilità. “Nel rispetto delle legittime scelte imprenditoriali e delle procedure previste dalla legge è necessario ora l’impegno di tutti, e la Fieg è pronta a fornire il suo contributo, per scongiurare che la sospensione delle pubblicazioni possa determinare effetti gravi e irreversibili e per continuare a garantire il pluralismo dell’intero mondo dell’informazione”.
Intanto la Fnsi si è appellata ai giudici. Ha chiesto di “risolvere” la vicenda quanto prima possibile. Si tratta di mettere la parola fine su anni di travaglio che affliggono decine e decine di lavoratori. Per la Fnsi. “Occorre che il Tribunale fallimentare e le due curatele interessate alle procedure Edisud e Mediterranea possano lavorare serenamente. Per portare finalmente a compimento, nei prossimi giorni, una vicenda giudiziaria che da tre anni tiene sotto scacco il principale organo di informazione della Puglia e della Basilicata e tutti i lavoratori”. A questo si aggiunge un altro appello. “Dunque si sgomberi il campo dalle fake news e mistificazioni fatte circolare nei giorni scorsi da alcuni, e purtroppo veicolate anche da ignari parlamentari, per indurre gli organismi preposti a fare presto e male. E si evitino soluzioni-ponte pasticciate che rischiano di interferire nel libero e autonomo esercizio di voto dei creditori Edisud e Mediterranea”. E infine. “Il Tribunale ha tutti gli strumenti in mano per consentire un rapido ritorno del giornale che ne agevoli il definitivo rilancio, assicurando dignità e certezze ai giornalisti e poligrafici e salvaguardia di tutti i posti di lavoro”.
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