I giornalisti e i dipendenti de La Gazzetta del Mezzogiorno “meritano risposte chiare”. Fnsi e Assostampa si schierano, di nuovo, a sostegno di cronisti e maestranze. Il futuro dello storico e prestigioso quotidiano meridionale è a rischio. E questo si sa. Cosa che, invece, pare nebulosa è il futuro dei dipendenti a strettissimo giro. A fine mese si rischiano, oltre allo stop delle pubblicazioni, anche valanghe di licenziamenti. E le sigle di categoria adesso alzano la voce.
In una nota, Fnsi e Assostampa Puglia e Basilicata hanno denunciato lo stallo: “Appena due settimane fa, la Federazione nazionale della Stampa italiana e le Associazioni Stampa della Puglia e della Basilicata avevano espresso preoccupazione per la mancanza di chiarezza sul futuro della Gazzetta del Mezzogiorno. Il rischio che, a partire dal 31 luglio prossimo, giorno in cui scadrà il contratto di gestione della testata con la Ledi srl, possano prendere corpo licenziamenti collettivi e la sospensione delle pubblicazioni è noto da tempo. Ci stupisce, pertanto, lo ‘stupore’ espresso oggi sulla Gazzetta del Mezzogiorno dall’editore pro-tempore del giornale nell’apprendere tale notizia dalla curatela fallimentare Edisud”. E dunque: “Nonostante gli allarmi lanciati in tempi non sospetti da tutte le organizzazioni sindacali, ad ogni livello, nulla o quasi si è mosso”.
Una situazione che fa infuriare tutti. E non soltanto per la questione occupazionale. Ma anche perché a rischio ci sono diritti costituzionalmente rilevanti. “Come se la salvaguardia del pluralismo dell’informazione in Puglia e in Basilicata e dei posti di lavoro non fosse un problema che deve riguardare anche le istituzioni e le comunità di riferimento. Va per questo rimarcato come questi appelli, inviati dal sindacato anche al Tribunale fallimentare in tempi non sospetti, siano sinora caduti nel vuoto e non abbiano raccolto neppure attenzione dalla stessa Ledi srl, visti i ripetuti rinvii dei tavoli di confronto sollecitati dall’ormai lontano aprile e l’inaudito braccio di ferro ingaggiato con le rappresentanze sindacali nazionale e regionali, spinto fino a ridosso della scadenza prefissata”.
Necessario, dunque, fare presto. E fare tutto alla luce del sole. Fnsi e Assostampa hanno concluso. “I giornalisti e i lavoratori della Gazzetta meritano risposte chiare e certezze per il futuro che vadano oltre l’orizzonte limitato di una proroga dell’attuale gestione. Nel rispetto delle norme di legge, le offerte pervenute al Tribunale devono essere valutate in tempi brevi, prendendo in considerazione gli impegni per la salvaguardia strutturale e non effimera dei livelli occupazionali e per un autentico rilancio del giornale. Il sindacato sarà al fianco della redazione nelle azioni che deciderà di intraprendere per difendere un pezzo importante del patrimonio culturale del Mezzogiorno, la buona informazione e i posti di lavoro”.
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